Natalia Tala De Maria, Non è la Rai: “Quell’immagine acqua e sapone dovrebbe essere oggi un esempio”

Natalia Tala De Maria Non è la RAI, Special edition 25 years later

“Un programma privo di contenuti, non voglio lanciare nessun messaggio. Dicono che propongo “un insopportabile clima da gita scolastica in torpedone”. E allora? Cosa c’è di male? Sono d’accordo, solo che toglierei il termine insopportabile. E poi abolirei la parola volgare, perché io pretendo da tutti i miei collaboratori delle inquadrature castissime”

Gianni Boncompagni


Natalia Tala De Maria Non è la Rai – Sono passati esattamente 25 anni da quando Gianni Boncompagni mise la parola FINE a Non è la Rai, trasmissione che segnò un’intera generazione. Quella degli anni ’90.

Più volte il regista si trovò a rispondere a quanti la definivano trash, un appellativo oggi che va per la maggiore, all’epoca ancora nuovo.

Ma se pensiamo alla leggerezza, al colore, alla spensieratezza di una generazione senza Iphone e social network ma solo con tanti giochi e tante canzoni, possiamo davvero definirla trash?

E come sarebbe stata invece la generazione di oggi al ritmo di Please don’t go?

Di questo e di tanto altro ancora ne parleremo a partire da oggi con le vere protagoniste dell’epoca: le ragazze di Non è la Rai.


Ogni settimana pubblicheremo un’intervista alle beniamine di ieri che ancora oggi rimangono un punto fermo nei ricordi di un’infanzia limpida e scatenata.

Natalia De Maria è oggi una delle più talentuose ballerine del panorama internazionale


Vi ricordate di Natalia De Maria?

Conosciuta dai fans di Non è la Rai con il nome di Tala, ha partecipato alle prime tre edizioni del programma, divenendo una delle colonne portanti della trasmissione. Nonostante infatti non abbia sempre avuto ruoli da protagonista nel corso delle tre edizioni, i suoi lineamenti particolari e l’indiscutibile talento nel ballo l’hanno resa fra le ragazze più apprezzate e menzionate sulle tante pagine social dedicate alla trasmissione.

Se dovessimo stilare una classifica delle ragazze più talentuose uscite da Non è la Rai, Natalia De Maria occuperebbe senz’altro le prime posizioni del podio. E se la danza in Italia avesse avuto la stessa considerazione del canto o della recitazione, la poliedricità e la vena artistica di Natalia sarebbero state messe allo stesso livello delle ragazze diventate successivamente attrici stimate.

Natalia De Maria è oggi una delle ballerine più richieste dal panorama internazionale.

Dopo Non è la Rai partecipa a tanti programmi televisivi come Domenica in, I Cervelloni, Carramba che sorpresa, Torno sabato. Non mancano esperienze in trasmissioni francesi sul canale France 2.

Massimo Ranieri la sceglie per la trasmissione di Rai 1 “Siete tutti invitati citofonare Calone” , una collaborazione artistica che li vedrà insieme in tante tournée anche oltreoceano nei teatri di Broadway. Lavora con Brignano a teatro in “Io per voi un libro aperto” e “Rugantino” al teatro Sistina. E poi ancora con Pino Quartullo e Laganà.

Successivamente frequenta l’Acccademia di Cinema e Teatro diretta da Ennio Coltorti, che le spalancherà le porte del cinema. Vince il provino per il film “La grande bellezza”, il capolavoro diretto da Paolo Sorrentino vincitore del premio Oscar come miglior film straniero.

Seguiranno cortometraggi e video clip musicali per Le Vibrazioni, Antonello Venditti, Marcela Morelo.

L’ultima esperienza al cinema è accanto al regista albanese Jonid Jorgji in “The lions heading Venice”, un road movie comedy girato tra Tirana e la Puglia, dove ha un ruolo da protagonista, una donna dalla forte personalità.

A marzo 2020 avrebbe dovuto esserci la prima, posticipata per l’emergenza Covid 19.

Natalia Tala De Maria, Non è la Rai



Chi era Tala 25 anni fa, chi è Tala oggi?
Natalia era una ragazzina spensierata e fiduciosa nei confronti della vita, timida e a tratti riservata. La mia timidezza non mi aiutava molto a farmi notare, diciamo che non ho mai desiderato essere famosa e popolare, infatti quando mi chiedevano gli autografi fuori dagli studi di Non è la Rai rispondevo timidamente che non ero nessuno, solo una persona come tutte le altre. Mi faceva strano tutto questo.
Oggi la mia timidezza riesco a gestirla, anche se non è andata via completamente.
Sono più matura, più sicura di me stessa, delle scelte che faccio, forse un po’ cambiata nei confronti dell’essere umano, il mondo è cambiato e le persone – non tutte fortunatamente – si sono incattivite, vedo poca umanità.


Se diamo un’occhiata al passato, qual è il sentimento che maggiormente prevale?

Il sentimento che prevale è la tenerezza, rivedendomi come dentro a uno specchio magico, vedo una ragazzina ingenua e tenera, tanto che rido da sola, infatti fra le altre cose ho sempre avuto uno spiccato senso di autoironia.

C’è un lato di te, del tuo carattere o personalità che chi ti seguiva dell’epoca non ha mai conosciuto?

Un lato del mio carattere che chi mi seguiva non conosceva, è che ero un po’ permalosa, sono del segno dello Scorpione! Ma sono molto migliorata, ora cerco di farmi scivolare le cose addosso.

Manca alla tv di oggi un programma come Non è la Rai? Perché?
Credo che Non è la Rai non abbia stagioni né età, potrebbe esserci anche oggi, in fondo la parte femminile che ha caratterizzato il programma piace sempre.

Natalia De Maria ha partecipato al film di Sorrentino “La Grande Bellezza”

Non è la Rai è stato tanto amato ma non sono nemmeno mancate le tante critiche: ma se accendiamo la tv oggi, possiamo affermare che si stava meglio quando si stava peggio?

Ogni epoca ci ha regalato quello che in quel momento poteva essere proposto. Certi programmi di oggi sicuramente sono peggio, fortunatamente non tutti.

Come sarebbe stato Non è la Rai ai tempi dei social network? Credi avrebbe mantenuto la sua naturalezza?

L’immagine era molto naturale: acqua e sapone e senza tacchi. Dovrebbe essere da esempio ancora oggi che la bellezza equivale a semplicità, se sei bella, lo sei anche con un lenzuolo addosso.

Onestamente, pesa a distanza di tanti anni essere ancora la ragazza di…

Assolutamente no. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito e anche un gioco divertente.

Oggi va di moda l’hastag #machenesannoi2000…, cosa manca ai giovani di oggi rispetto a noi adolescenti di ieri?


I ragazzi di una volta erano più liberi di vivere le cose semplici, si divertivano con poco e anche meglio, le giornate che passavano erano quelle! Certi giochi oggi non si fanno più, non c’erano i cellulari, e di conseguenza si era più spensierati e si apprezzava quello che che si aveva.

I figli di ieri: una generazione che era felice con il poco che aveva. Oggi si ha tutto e si è sempre scontenti. Cosa ne pensi?

Ogni epoca è a sé, fa parte della vita. La società cambia anche in virtù del del progresso ed è giusto che sia così, anche se io rimango legata a quel tipo di gioventù’ che oggi non c’è più.

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