Roberta Scardola è uno dei volti giovani del palcoscenico televisivo italiano. Nata a Roma nel 1986 debutta piccolissima lavorando come attrice e doppiatrice. Tra i suoi primi lavori figurano il cortometraggio “caramelle” di Cinzia TH Torrini e il film “Tu ridi” diretto dai fratelli Taviani. Ha partecipato a diverse produzioni televisive e raggiunge il successo tra il 2008 e il 2009 con la seconda e la terza stagione della fiction “I Cesaroni” nei quali interpreta Carlotta. Nel 2013 arriva la proposta del ruolo di protagonista, insieme a Gianluca Di Gennaro, nel videoclip “Solo un momento” di Nicolas Ferrante. Oltre al piccolo schermo Roberta ha calcato anche il palcoscenico teatrale recitando in diverse commedie come “Il matrimonio del mio migliore amico” e “Ti amo, non mi ami…viceversa” di Luca Franco. Di recente l’abbiamo vista all’evento “Si può dare di più”, partita di beneficenza allo stadio Tasciotti di Sezze. Quest’anno sarà nuovamente presentatrice del Social World Film Festival di Vico Equense, la kermesse di cinema internazionale guidata da Giuseppe Alessio Nuzzo.
Muovi i primi passi nel mondo dello spettacolo molto presto. Quando nasce la passione e chi è stato il tuo più fedele sostenitore?
La passione è nata un po’ per caso, nel senso che ho iniziato a lavorare in questo mondo per gioco. Un’agenzia mi ha notata ad una festa in maschera, quindi ero al posto giusto al momento giusto, poi ho fatto il primo e secondo provino e sono andati bene entrambi. Il primo con il cortometraggio “Caramelle” con Stefania Sandrelli e il secondo invece con “Caro maestro” nel quale ero la figlia di Elena Sofia Ricci e fu Rossella Izzo a scegliermi e volermi a tutti i costi. La mia più grande fan è stata senz’altro mia mamma che mi ha sempre seguita, non mi ha mai lasciata ad un’altra persona come è normale che sia facendo questo lavoro da minori. Mi ha sempre seguita e si è sempre divisa tra me e mio fratello, che era molto piccolo, mi ha sempre sostenuta e ha rinunciato anche al lavoro. Quindi senza dubbio la mia prima vera fan è stata mia madre.
Con “I Cesaroni” è esploso il successo. Che rapporto hai con il pubblico? Ti ha infastidito essere riconosciuta come “Carlotta” e non come Roberta?
Io mi accanisco molto quando sento i miei colleghi che non vogliono essere riconosciuti per il ruolo che li hanno resi popolari, per me è quasi sputare nel piatto in cui si è mangiato. Quindi se mi riconoscono come Carlotta ben venga poi impareranno anche, come alcuni sanno, che mi chiamo Roberta ma di certo non mi innervosisco e infastidisco. Io credo che il rapporto con il pubblico sia la cosa più importante e fondamentale in questo lavoro, perchè noi siamo noti solo grazie a loro. Ben venga che le persone mi riconoscano per strada come Carlotta e ben venga che mi fermano e che sembra che io abbia tanti cugini e tanti nonni per l’Italia.
Il mondo dello spettacolo è ricco di ostacoli e richiede sacrifici. Quale consiglio daresti a chi intraprende questo percorso?
Innanzitutto direi di studiare per non farsi trovare mai impreparati, di rimanere sempre con i piedi per terra, questo magari ti viene dato con una famiglia alle spalle perchè si fanno dei voli grandissimi ed è molto facile cadere giù in fretta, e magari avere sempre una seconda strada, una seconda possibilità e una seconda passione, una sorta di strada parallela a questo mondo.
Sarai di nuovo al “Social World Film Festival” di Vico Equense. Quanto è importante il richiamo televisivo per scopi sociali?
Io dico sempre che la televisione come il cinema sono un mezzo davvero importante per trasmettere e veicolare determinati messaggi. E’ un mezzo semplice, come ad esempio il social network, per arrivare prima alla persona e trasmettere prima il messaggio che si vuole dare, quindi assolutamente fondamentale. Il Social World Film Festival in particolare, e questo ci tengo a sottolinearlo, è importante perchè è organizzato da giovani, il direttore artistico Giuseppe Alessio Nuzzo è il direttore più giovane d’Italia e anche lo staff è giovanissimo, vanno dai 20 ai 30 anni massimo, e questa è la prova che se ai giovani si da fiducia sono in grado di creare ottime cose, degli eventi che non hanno nulla da invidiare a kermesse come quella di Venezia o di Cannes. Gli ospiti che interverranno sono Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Franco Nero e molti altri nomi di altissimo livello, quindi voglio sottolineare che il Festival di Vico Equense crea le premesse per dare ai giovani la possibilità di creare ottime cose.
Che rapporto hai con il sentimento dell’amore?
Io dico sempre che l’amore è il motore del mondo, ma l’amore inteso come quello per un animale, un cane, verso i tuoi genitori, verso il lavoro che fai, l’amore inteso a 360°, quello universale inteso come pulsione, come passione. Senz’altro l’amore ti tiene viva. Io credo che un uomo che non sa amare non è un uomo.
In quali progetti futuri ti vedremo coinvolta?
Dopo il Social World Film Festival di Vico Equense mi dividerò per l’Italia perchè ho molti eventi e serate. A settembre poi inizierò la tournèe teatrale a Milano con “Questa volta te lo dico che ti amo”, scritta e diretta da Luca Franco al Teatro Martinitt dove saremo dal 24 settembre all’11 ottobre e proprio a Milano sono in collaborazione con il Klima Hotel che è il primo hotel green, ecosostenibile e biologico. Lo spettacolo poi sarà a Roma al Teatro De’ Servi dal 13 ottobre al 1° novembre.
Credito foto: Matteo Anatrella
Assistente :Roberta Annunziato
Abito: Annarita Mattei Mua & Hair Stylist Federica Guglielmo
Graphic Designer: Claudia Loi
Location: Klima Hotel Milano Fiere
Management: Roberto Ruggiero