ESCLUSIVA- Vladimir Luxuria apre le porte del “Gay Village College”

ESCLUSIVA – Vladimir Luxuria colleziona ancora un grande successo con l’edizione 2016 del Gay Village, uno degli eventi più attesi dell’estate romana.

Il Gay Village è nato con lo scopo di far conoscere l’amore in tutte le sue sfaccettature, ma soprattutto per far fronte alle violenze contro gli omosessuali che ci sono state nel corso degli anni e contrastarle. In queste ultime edizioni, il Gay Village è diventata anche una manifestazione culturale, sostenuta da diversi artisti italiani, dove ogni persona può sentirsi libera di esprimere se stessa, per come realmente è, nella sua sfera intima e artistica.

Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria intervista

Quest’anno la manifestazione ha scelto come tema il “College”, cioè una scuola aperta a tutti, per imparare che la diversità è una qualità, che l’amore non conosce barriere e soprattutto vuole cercare di arginare e sconfiggere fenomeni, come il bullismo, nati nella mente di chi fondamentalmente ha paura. Vladimir Luxuria, colonna portante di questa grande manifestazione, ha rilasciato a Gente Vip una nuova e interessante intervista esclusiva.

Gay Village 2016
Vladimir Luxuria

Anche quest’anno rivesti il ruolo di direttrice artistica del Gay Village, che si propone con il tema “College” del quale sei anche preside. Come ti senti in questa doppia veste?

Io, di vesti, sapessi quante ne ho messe! Comunque sia, in questo doppio ruolo mi sento molto bene, anche perché questo è un College aperto, dove terremo delle vere e proprie lectio magistrali su delle tematiche importanti come le unioni civili, l’omofobia, il bullismo. È una scuola dell’inclusione, del rispetto e del divertimento, della convivenza. Sostanzialmente stiamo parlando di una scuola aperta in una città che deve rimanere aperta, che in estate non deve chiudere la saracinesca ma deve offrire più opzioni possibili ad una cittadinanza e ai turisti che vengono a Roma per scoprire di giorno le sue bellezze architettoniche e la notte i vari divertimenti.

Il Gay Village può essere visto attualmente come la manifestazione che permette ad ogni persona di esprimersi liberamente, sia a livello sentimentale che artistico, senza preoccuparsi del concetto di “diversità”?

Si, è proprio quello che ogni anno cerchiamo di fare, soprattutto per andare incontro a tutti coloro che magari frequentano certi locali notturni e sono costretti ad attenersi a certi codici di abbigliamento. La nostra idea principale è quella secondo cui puoi essere semplicemente quello che sei, vestirti come ti pare e goderti semplicemente la serata.

Da un punto di vista artistico come si sta svolgendo il Gay Village quest’anno?

Per quanto riguarda l’arte, invece, devo dire che il Gay Village è nel suo massimo splendore, stasera si esibirà Noemi seguita nelle prossime serate da Loredana Bertè, Paola Turci. Quest’anno abbiamo avuto un occhio di riguardo anche per la cultura e ieri abbiamo fatto un omaggio particolare a Dario Fò, poi lo faremo anche a David Bowie e tra i nostri ospiti avremo anche Ferzan Ozpetek che festeggerà il quindicesimo anniversario delle ‘Fate Ignoranti’. La cosa bella del Gay Village è che apre le sue porte al calar del sole, quindi si può mangiare quello che vuoi, è possibile anche fare delle lezioni gratuite di danza latino americana e tanto altro. È un programma così ricco che sto già pensando a quello dell’anno prossimo!  

Com’è cambiata la risposta degli italiani verso il Gay Village?

Beh è cambiata in positivo, in quanto io stessa ho notato una notevole crescita dell’evento considera che all’apertura non siamo riusciti a far entrare tutti i partecipanti. Il Gay Village ormai è riconosciuto come l’evento dell’estate romana ed è bello vedere anche che le famiglie, eterosessuali e omosessuali, partecipano volentieri.

Hai già annunciato diversi omaggi a David Bowie, in quanto è stato forse il primo artista in assoluto a giocare con la sua ambiguità sessuale e i vari travestimenti. Quanto ha influito effettivamente questo suo modo di essere nella cultura internazionale?

Lui è stato il glamour rock, il rock del travestimento, il rock gentle fluid. Questo non mettere degli steccati tra maschile e femminile, una cosa che lui ha sempre fatto. Nella copertina Antiodori sembra una donna, mentre in Hero è un uomo, poi lui ha osato tantissimo con queste sue tute di pelle e il trucco marcato che è nato proprio con Bowie. È davvero doveroso fare ben tre omaggi, un concerto, uno spettacolo teatrale e una sfilata di moda con degli abiti che ricordano i suoi look”.

Parlando invece di Vladimir Luxuria, fuori dal contesto del Gay Village, curioseggiando un po’ nel privato. Qual è attualmente la tua situazione sentimentale?

Sono single e felice! Ma in realtà sono felicemente impegnata con il Gay Village e l’arte, quindi non si ha mai tempo di sentirti sola.

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