Gennaro Iaccarino, Baciato dal Sole: “Ormai molte persone mi chiamano Randaccio”

Intervista esclusiva a Gennaro Iaccarino, uno dei volti più amati di “Baciato dal sole” in cui interpreta Diego Randaccio, il buono della fiction. Finita la serie tv ora l’attore si racconta a Gente Vip in una interessante intervista in cui si scopre il suo lato artistico completo, la recitazione, la poesia, la musica e… il suo prossimo impegno televisivo.

Gennaro Iaccarino, sorrentino doc trapiantato a Roma, è un artista poliedrico. Diplomato al teatro Bellini di Napoli,  protagonista maschile del musical Enel Energy Story, ha lavorato al Teatro Eliseo ne Le allegre comari di Windsor, con Leo Gullotta e per la regia di Fabio Grossi. Per quanto riguarda il cinema, ha doppiato la voce cantata del Postino Pat. L’attore, dopo il debutto in tv nella fiction Rai Baciato dal Sole, si racconta in esclusiva a Gente Vip.

Gennaro Iaccarino intervista esclusiva a Gente Vip
Gennaro Iaccarino intervista

Si è da poco conclusa la serie tv “Baciato dal sole”, come hai vissuto questa nuova esperienza?

Gennaro Iaccarino è Diego Randaccio nella fiction Baciato dal Sole
Gennaro Iaccarino è Diego Randaccio nella fiction “Baciato dal Sole”

Meravigliosamente. I primi giorni con grandissima ansia ma c’è voluto poco per sentirmi a mio agio. Siamo stati una grande famiglia per sei mesi. Sono nate delle amicizie e il prodotto finale che abbiamo appena visto è stata una grandissima soddisfazione.

Come ti sei trovato nei panni di Diego?

Ormai molte persone mi chiamano Randaccio. Ci siamo fusi. Ci sono molte cose di Diego che appartengono al mio passato e ho dovuto solo metterle a disposizione. E poi era scritto benissimo. Sono molto fiero di avergli dato vita.

Hai vissuto molto il teatro, quali diversità emotive esistono tra la recitazione teatrale e quella televisiva o cinematografica?

L’approccio per me è lo stesso. Emotivamente devi fare lo stesso lavoro. La differenza sta solo nei tempi di preparazione. Le scene non sono girate cronologicamente. Devi ripartire da zero ogni volta davanti alla camera.

Ricordiamo ai tuoi fan che ti sei cimentato anche nel musical. Ti piace cantare?

Moltissimo. Nel canto si libera un’energia diversa. Mi diverte.

Non hai mai pensato di farlo come professione parallela a quella di attore?

Non potrei mai fare a meno della recitazione, anche se nel canto mi è sempre stata utile. Potrei fondere le due cose in un musical o in film. Ho amato la serie “Tutti pazzi per amore” anche per questo.

Hai collaborato con molti attori e sei cresciuto molto professionalmente, chi ricordi con più affetto o simpatia? 

Due in particolare. Leo Gullotta con il quale ho girato l’Italia per due anni con lo spettacolo di Shakespeare “Le allegre comari di Windsor”. Un allestimento gigantesco, teatri meravigliosi, platee incredibili. Da lui ho imparato la concentrazione. Avere a fianco un professionista del suo calibro con uno spirito sempre acceso, rigorosissimo mi ha formato ancora di più. L’altro e’ un maestro d’accademia. Alvaro Piccardi. Collega di Gassman alla famosa “bottega”. Lo ricordo con grandissima stima e ammirazione e i suoi insegnamenti sono scolpiti nella mia mente.

Come abbiamo detto hai avuto un percorso di studio e lavoro sul campo, cosa pensi della televisione oggi? Dà il giusto spazio a chi merita?

Oggi il pubblico televisivo si è ristretto notevolmente. I giovani si riversano sempre di più sul web. Esistono prodotti ben fatti, ma manca una continuità di livello e una fiducia in questo elettrodomestico che ha formato parte degli italiani nel dopoguerra. La sua potenza è sottovalutata. Sulla meritocrazia non posso che portare una buona testimonianza, ammesso che me lo meriti (ride n.d.r.).  Sono stato pescato dal teatro e portato in prima serata. Ho avverato il sogno di tanti attori che partono da zero.

Avvicineresti i tuoi figli all’arte della recitazione?

Certo. Il teatro per i bambini può essere un mezzo di espressione incredibile. Ma con semplicità e la leggerezza, di pari passo con le loro fasi. Non gli farei mai fare un salto troppo grande rispetto alla loro età. Alcuni percorsi, ad esempio professionali e artistici per i bambini sono troppo difficili da elaborare.

Ti piace l’arte intesa come pittura, poesie, scultura? Quale musica ti piace sentire nei tuoi momenti di relax?

Da piccolo scrivevo tantissimo. Soprattutto poesie. Vinsi anche un concorso alle scuole medie Con una poesia “Sincerità”. Ancora conservo il libro. Ho molti amici scultori e pittori. La pittura l’ho scoperta soprattutto negli ultimi anni. Scoprire la vita dei pittori ti aiuta a capirne meglio le opere. Pollock e Rothko sono tra i miei preferiti. La musica va in base al mio umore. A volte è proprio una necessità. Mi ricarica. Amo gli interpreti degli anni sessanta, lo swing, la black. Nella quotidianità divoro anche la Musica pop. Non sono un appassionato di elettronica penso si sia capito.

Quali saranno i tuoi prossimi lavori?

Prossimamente mi vedrete nel film tv per Rai Uno “Il mio vicino di casa” con Sergio Rubini per la Regia di Fabrizio Costa.

Ti sentiresti portato a fare il regista?

Mi è già capitato in teatro in lavori minori. Il lavoro con gli attori e sugli attori mi piace tantissimo, ma fare il regista è un lavoro complesso, anche nella fase della preparazione e richiede una grande formazione, una preparazione tecnica che richiede grande studio.

Come ringrazieresti a te stesso per essere quello che sei oggi? Un regalo, un viaggio?

Questo è il momento di lavorare. Continuo ad alimentare l’amore per questo lavoro.

Gennaro, Gente Vip ti ringrazia per la tua gentile disponibilità e per la vicinanza che dimostri sempre di avere verso i tuoi fan.

Grazie a voi.

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