Elena Ballerini interpreta The Phantom of the opera: “Vorrei proporre il genere pop lirico in Italia”

Conosciuta come inviata televisiva di programmi Rai, tra cui Mezzogiorno in famiglia, Elena Ballerini ha potuto, con la sua professione, incontrare ed intervistare personaggi come Carol Alt, Caterina Murino, Lisa Edelstein e Jason Lewis e collaborare con artisti quali Luca Zingaretti, Amadeus, Alessia Ventura e Sergio Friscia, ma la musica è un altro aspetto che la lega al pubblico e che l’affascina molto. Nel corso della trasmissione di domenica 6 dicembre, la cantante ha presentato una magnifica interpretazione del brano “The Phantom of the opera” e ha voluto raccontare a Gente Vip, attraverso questa intervista esclusiva, le forti emozioni che la musica le sta regalando.

Elena Ballerini intervista esclusiva a Gente Vip
Elena Ballerini

Elena Ballerini: “Sto lavorando ad un inedito mio, di cui sono davvero orgogliosa”

“The Phantom of the opera” ricorda in pieno l’opera stessa: emozioni da brivido, canzone profonda ed acuti fantastici, accompagnati dall’immancabile organo. Come ti sei trovata in questa interpretazione moderna?

Elena Ballerini intervista
Elena Ballerini intervista

E’ una mia interpretazione classica del Musical “Il fantasma dell’opera” di Andrew Lloyd Weber e di quello che secondo me è il brano più emozionante dell’opera, dove la protagonista esegue acrobazie vocali da soprano lirico. Questo brano dà la possibilità di evidenziare l’estensione vocale di un’interprete perché la nota più alta è un mix sovracuto. L’interpretazione più famosa è quella di Sara Brightman che è stata la prima ad eseguirlo e io ho studiato molto la sua versione, ma ho cercato di renderla mia. Il videoclip che abbiamo ideato e prodotto è stato trasmesso durante uno dei miei collegamenti a “Mezzogiorno in famiglia” e mi sono commossa a poter finalmente avere l’occasione di mostrare le mie attitudini liriche. Mio papà amava molto la musica classica e da bambina mi mettevo in camera ad ascoltare le opere di Mozart, Verdi e Puccini e cantavo sopra la cantante che interpretava i loro brani. Un giorno mia mamma si è accorta che ero io stessa a cantare, pensava che fosse la voce della cassetta, e da quel momento mi ha fatto studiare canto intensamente. Mi ha seguita fin dai primi passi la maestra Danila Satragno che mi accompagna in questo percorso musicale da sempre. Fino ad ora non avevo mai tirato fuori pubblicamente questo genere che ho cantato in trasmissione.

Pian piano ci stai svelando il lato musicale di una Elena Ballerini che seguiamo spesso come conduttrice ed inviata Rai. Hai singoli nel cassetto? Stai pensando ad un primo album?

Come ho detto in trasmissione, io vorrei cercare di proporre il genere pop lirico in Italia, perché non c’è nessuno che l’abbia fatto fino adesso. Le mie energie saranno canalizzate nel cercare di realizzare questo tipo di musica. In particolare sto lavorando ad un inedito mio, di cui sono davvero orgogliosa e ad una reinterpretazione del fantasma dell’opera in chiave moderna, con suoni rock e tecno che si confondono e mischiano con quelli sinfonici. Insieme a Danila Satragno e Stefano Maggio stiamo componendo brani che rispecchino queste caratteristiche.

Ogni lavoro portato a  termine è una soddisfazione personale che pulsa. Come ti senti nel  sentire e vedere il tuo “The Panthom of the opera” in rete?

All’inizio del video mi si vede aprire una porta, spalancarla con convinzione. Ecco questo è come mi sento io quando penso al momento in cui, durante la trasmissione, ho potuto finalmente aprire le porte della mia vita musicale. Per questo mi sono commossa in diretta e il pubblico che avevo intorno ha vissuto le mie lacrime di gioia. Ho rivisto tutti i treni che ho preso, i viaggi che ho fatto, le ore di studio, le notti in sala di incisione, le prove con i musicisti. Ed ora era lì tangibile.

Abbiamo spesso sottolineato la tua voce potente così come in “Fra mille se” e “Se dimentico”, simile alla voce rara di Leda Battisti, ma con una sua taratura personale. Hai mai pensato di seguire anche la dance?

Sinceramente non credo di assomigliarle. Mi sento molto più simile a Sara Brightman o che Katherine Jenkins, perché trattano un genere che mi è più congeniale. La Dance mi piaceva da ragazzina, ma ora voglio concentrarmi su questo.

Possiamo dire che fare la conduttrice è un lavoro e la musica una grande passione che ambisce a diventare una cosa sempre più grande?

Sì, è qualcosa che vive immensamente dentro di me. Fare la presentatrice è comunque motivo di grande orgoglio ed è più che una passione, perché ormai è diventato un vero e proprio lavoro e anche una grande soddisfazione personale.

Come vivono i tuoi colleghi televisivi questa tua passione parallela?

Io sono rimasta davvero sorpresa dalla loro generosità. Amadeus ha presentato il mio videoclip e si è congratulato con me. Lo stesso ha fatto Alessia Ventura, li ho sentiti vicini a me quando mi sono commossa per l’emozione di vedere il mio sogno fuori dal cassetto. Con Manila Nazzaro ci siamo sentite al telefono subito dopo il collegamento perché noi due siamo grandi amiche. Sergio Friscia, con la sua travolgente simpatia, imitava i miei acuti lirici e poi mi hanno chiesto di farli dal vivo. E io ho fatto un pezzetto del flauto magico. Io ringrazio Michele Guardì per avermi dato le possibilità più grandi della mia vita: di avermi fatto presentare una trasmissione importante come Mezzogiorno in famiglia e di aver dato uno spazio così importante alla mia voce.

Tu sei una cantautrice e questo è un elemento da non tralasciare da parte dei professionisti del mondo musicale. Una voce potente, personale, su cui puntare. Hai proposte lavorative in corso?

Sì ci sono delle grandi opportunità in costruzione, ma è ancora prematuro parlarne.

Fai anche già parte del mondo televisivo e quindi sai gestire il pubblico, come  professionista, showgirl, cantante. Quale settore ti piacerebbe  sviluppare maggiormente?

Io vorrei diventare una showgirl completa, che sa presentare e cantare, ma anche esibirmi nei teatri.

Con chi ti piacerebbe cantare in duo?

Ovviamente sognando proprio in grande con Andrea Bocelli.

Nei tuoi pezzi c’è tanto di autobiografico?

Metto molto di me in tutto ciò che faccio. Anche quando presento porto “un po’ di Elena”. Quindi quando posso dar sfogo alla fantasia ovviamente trasporto tutto il mio mondo: il passato che mi scorre nelle vene, il presente che mi corre vicino e il futuro che mi scoppia davanti.

Come riesci a gestirti tra l’attività di conduttrice ed inviata televisiva e quella di cantante?

In effetti resta molto poco tempo per tutto il resto. Quest’anno la trasmissione  dura più tempo e i collegamenti hanno assunto un ruolo di primo piano perciò l’impegno da parte della mia collega Manila Nazzaro e il mio è decisamente aumentato. Quando non sono occupata con la trasmissione mi dedico allo studio del canto e alla composizione di canzoni. In più quest’anno ho anche cambiato casa, perché mi sono trasferita,  perciò sono sommersa.

Il pubblico ascolta e canta subito le tue canzoni. Non solo, ma arriva da subito anche l’istinto a ballare. Deve essere una grande soddisfazione per te. Dedichi a qualcuno questa tua passione?

Alla mia mamma, che ha creduto in me fin dalla prima canzone che ho cantato da piccina.

Che genere di musica ascolti e quale ti ispira di più?

Ascolto il musical, la lirica, la musica sinfonica e poi… Lady Gaga.

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