Ha conquistato i più per la bellezza. La cascata di ricci scuri sulla pelle di colore ha valso a Denny Mendez nel 1996 la vittoria al concorso di bellezza più ambito: Miss Italia. Nata a Santo Domingo, la Mendez si trasferisce in Italia all’età di 11 anni e comincia giovanissima a partecipare ad alcune sfilate per aziende d’abbigliamento. Nel ’96 arriva la vittoria a Miss Italia e l’anno seguente si classifica quarta a Miss Universo. Nel 2003 esordisce nel film “Il ronzio delle mosche” e nella fiction “Chiaroscuro”, insieme a Nino Manfredi. Dal 2003 al 2005 è stata nel cast di “Un posto al sole” nel ruolo di Barbara, che le vale il premio “Arechi d’oro” al Festival del cinema di Salerno. Ha affiancato alla carriera da modella quella di attrice teatrale e ha doppiato Trilli nel film “Trilli e il tesoro perduto” e “Trilli e il grande salvataggio”. Attualmente lavora e studia recitazione a Los Angeles. Denny Mendez in esclusiva su Gente Vip.
Hai fatto della bellezza estetica il tuo lavoro, qual è il tuo parere di fronte all’attuale polemica dovuta alla spaventosa ricerca della magrezza?
Per quello che riguarda la bellezza nel mio lavoro, mi ha aiutata ma non ne ho fatta sempre una priorità, sicuramente mi è servita. Per quello che riguarda la magrezza non sono mai stata a favore, né agli inizi della mia carriera né adesso. Sono contraria alla magrezza perchè amo le forme, amo la femminilità e io personalmente non sono mai stata magrissima, sono magra ma non ho mai avuto complessi e nonostante stia in questo ambiente in cui spesso ti dicono di dimagrire quando mi si sono presentate queste richieste con grandissimo piacere ho detto “No, io sono questa e se vi va bene datemi un vestito con una taglia in più”. Io non cambio me stessa per far piacere agli altri o adeguarmi a un sistema che certe volte ti espone a queste cose obbligate. Può diventare malattia ed è molto pericoloso. Capisco che ci sono persone che devono perdere peso ma non bisogna arrivare agli estremi ma soprattutto credo che manchi un’educazione su quella che è la bellezza femminile, la bellezza universale che può essere di tutti i tipi, non solo una globale, anche se il mercato sta cambiando da questo punto di vista perchè, per fortuna, non siamo tutte magre e asciutte, bisogna quindi prendere dalle nostre origini, dalle nonne e dalle mamme. Credo che ci voglia inoltre una lezione di educazione e bellezza nelle scuole, perchè c’è molta confusione e soprattutto le ragazzine tendono ad essere condizionate dai messaggi esterni, quindi credo che sia la famiglia che le scuole possano aiutare. Quindi bisogna sensibilizzare il problema, per fortuna vediamo che anche nelle pubblicità le bellezze, non solo a livello di peso ma anche a livello estetico, le bellezze diventano esempio e forza, c’è una bellezza più genuina e più vera ed è quella la vera bellezza di certo non la magrezza.
Abbiamo visto una versatile Denny passare dal doppiaggio al teatro oltre che alle sfilate in passerella. Come nasce la tua carriera artistica?
All’inizio nasco come indossatrice, ovviamente grazie al grande pubblico ho avuto lo step di “Miss Italia” e da lì si sono succeduti tanti momenti, sia alti che bassi, e ho dovuto anche capire cosa fossi veramente in grado di fare. Nonostante l’evento di Miss Italia mi abbia portato tanta fama non sapevo quale fosse il mio talento. Negli anni, siccome il mio percorso era acerbo, ho capito che con lo studio avrei continuato nella recitazione, infatti ora sono a Los Angeles per un workshop con un Acting Coach. La mia passione è dunque la recitazione ma c’è voluto del tempo per capire il pubblico e questo grazie a diverse esperienze teatrali e workshop. Se sei molto fortunato hai il primo ruolo da protagonista, subito però devi conquistarti il tuo primo spazio e io come una formichina pian pianino ho conquistato l’obiettivo. La cosa che vedo è che la gente viene presa dal “tutto subito” e io invece come una grande lavoratrice ho ottenuto i miei spazi, sia con lo studio che con il divertimento, perchè non è soltanto lavoro.
La vittoria a Miss Italia ha suscitato stupore. Come hanno reagito di fronte alla tua vittoria e cosa ti ha spinta a partecipare?
Beh, la sfida. La sfida di dire ok, una ragazza italiana con sembianze non italiane può partecipare a un concorso così popolare. Era un modo per provocare, io mi ritengo molto provocatrice e in quel momento ho ottenuto la mia soddisfazione, non a livello estetico ma per aver fatto riflettere le persone. E in quel periodo Enzo Mirigliani era molto avanti, lo vediamo anche con le mamme Miss. In quel contesto è stato un pugno allo stomaco per aprire la coscienza e per far capire che ci sono anche altre possibilità per essere italiani. Io adoro l’Italia e la purezza ma i tempi cambiano e c’è una evoluzione incredibile e se a questo non si fa fronte a livello mediatico, si vive sempre le cose separatamente e questo non vorrei mai vedere nemmeno per i miei figli, ci sono sì gli italiani ma anche altri italiani.
Etnia, colore, religione. Il popolo italiano di fronte alle diversità è ancora molto chiuso. Qual è il tuo parere al riguardo?
L’Italia purtroppo fa un passo avanti e dieci indietro. Mi chiedo come si faccia e questa cosa mi rode molto, per fortuna però ci sono anche storie belle.
Che rapporto hai con il sentimento dell’amore?
Che parolone.. al momento vivo un amore molto più maturo rispetto a prima. Prima era un amore un po’ mattarello. Credo che ogni donna passi da un amore disastrato ad uno più puro, più reale e più sano e questo è un bellissimo momento. E l’amore è un sentimento così vasto, per me questo è un momento di grande consapevolezza.
Abbiamo visto una Denny inedita nei panni di Barbara in “Un posto al sole”. Che rapporto hai con la città di Napoli?
Mi piacerebbe poter fare un lavoro a Napoli, magari non con “Un posto al Sole” ma con un altro progetto. A Napoli c’è un modo di fare molto vicino a quello dei latini e quindi mi sento sempre molto a casa. Napoli è un grande test per la comicità e quindi credo che per un progetto teatrale la prima città che vorrei testare è Napoli, poi è una città molto acculturata da punto di vista teatrale ed è tanta, vasta, è impossibile racchiuderla in poche parole. E’ come il vulcano che esplode e che sotto nasconde molto altro.
In quali progetti futuri ti vedremo coinvolta?
La prima cosa è che sto lavorando al mio sito internet ed è molto importante, perchè io non sono molto social e vorrei imparare ad esserlo di più, proprio perchè sono una persona molto riservata e vedo che c’è anche il “manager dei social” che io ancora non ho, eh no, non ce l’ho (ride, ndr). Poi ho il mio primo film in uscita in inglese dal titolo BITE. Sono una delle protagoniste ed è di genere horror quindi molto lontano da ciò a cui ho lavorato fino ad ora, infatti mi sono spaventata anche io ma è stato molto divertente. Il mio personaggio è Santa, una lesbica, ex-soldato che ama alla follia la sua metà ma deve sopravvivere. Il film uscirà a metà settembre negli Stati Uniti. Ho girato inoltre il primo episodio della telenovela “La isla bonita” per il mercato sudamericano e sono in progetto altri episodi. Devo dire che stando qui a Los Angeles le possibilità reali della meritocrazia è molto valida. In Italia è spesso questione di conoscenze, qui invece se sei giusto per quel ruolo sei giusto per quel ruolo. Inoltre un progetto per il futuro è formare una famiglia perchè non c’è solo il lavoro.