Piero Pelù al Festival di Roma: “Mia figlia mi ha mandato a quel paese…”

Piero Pelù alla Festa del Cinema di Roma per la presentazione del cortometraggio "Tu non c'eri"

Piero Pelù ha dato un tocco rock al Festival del Cinema di Roma. L’artista si è cimentato come attore nel cortometraggio “Tu non c’eri”. La pellicola è stato presentato il 18 ottobre all’Auditorium Parco della Musica.

Gossip news – Festa del Cinema di Roma (intervista). Piero Pelù ha portato la sua anima rock al Festival del Cinema di Roma. Lui, insieme a Bianca Guaccero e Brenno Placido, sono stati i protagonisti del cortometraggio Tu non c’eri. Opera di Erri De Luca, con la regia di Cosimo Damiano Damato. La pellicola segna l’esordio come attore di Piero Pelù, anche se lui stesso si è definito “attore ventricolo“. Questo è reso particolare anche grazie alle musiche firmate proprio dal cantautore toscano.

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Piero Pelù

Gossip news, Festa del Cinema di Roma: Piero Pelù padre assente nel film “Tu non c’eri”

Piero Pelù Tu non c’eri – Il cortometraggio, presentato alla Festa del Cinema di Roma, parla del difficile rapporto padre figlio, reso ancora più complesso per l’assenza di dialogo. La storia di Erri De Luca, ambientata nei difficili anni del dopo guerra, racconta l’assenza di un padre, interpretato da Piero Pelù. Un padre che ha voluto tenere il figlio lontano dai suoi errori. Quello che caratterizza il film è questo ipotetico dialogo tra i due. Il figlio, interpretato da Brenno Placido, fa delle accuse mirate al padre morto da tempo.

Questo corto in un certo qual modo rappresenta il tuo esordio come attore. Come hai affrontato la preparazione? 

Beh innanzitutto vi ringrazia la mia scuola di attore ventricolo… (Ndr. Ride). Comunque sia mi sono preparato come fanno i veri attori. Considerate che ho studiato nella scuola di recitazione di Orazio Costa. Ho voluto approfondire proprio con dei corsi di mimica. Poi parliamo di una storia molto particolare, che comincia tragicamente e finisce in modo sublime.

Poco prima della proiezione del film hai parlato di poeticità delle parole. C’è una frase che ti ha colpito più delle altre? 

Ogni volta che rileggo il testo, o che ho rivisto il corto. Voglio sottolineare che il montaggio è durato un anno e mezzo. Un lavoro quasi sartoriale, se così possiamo dire. Al suo interno, comunque sia, ci sono diverse frasi belle, particolari e molto forti. Però non saprei dirvi quale mi ha colpito di più o di meno. Quello che posso dire è che questo testo potrebbe diventare una lunga canzone.

Per quanto riguarda il tuo ritorno alla musica con i Litfiba invece, la colonna sonora di “Tu non c’eri” sarà inserita nel nuovo album?

No, perché il brano che avete ascoltato nel corto sarà inserito nel vinile di Eutòpia. Diciamo che è un piccolo regalo che abbiamo voluto fare ai fai dei Litfiba.

Da qualche settimana tra l’altro sei in rotazione nelle radio con il singolo L’impossibile, che in un certo modo ricorda anche il brano Fata Morgana. Questo rappresenta in un ritorno alle vecchie sonorità dei Litfiba?

Potrebbe essere, perché questo disco rappresenta un mix di quello che siamo stati negli anni 80′ e 90′. Purtroppo adesso non posso accennarvi di più, perché l’album uscirà il prossimo 11 novembre.

Le tue figlie invece cosa hanno detto di questo papà rock star che si è improvvisato anche attore?

Sono stato giustamente mandato a quel paese dalla mia seconda figlia. (Ndr. Linda Pelù). Più che altro mi ha detto testualmente: “Papà sei uno s****** dovevi portarmi a Roma con te!”. A quel punto le ho risposto: “Che vuoi da me? Mica è colpa mia se devi sostenere un esame a Bologna”. (Ndr. Ride).

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