Luisa Corna: “L’esperienza che mi piacerebbe vivere… in quanto donna”

Intervista esclusiva a Luisa Corna – Cantante, attrice e conduttrice televisiva dal viso elegante, corpo da modella, ha da sempre caratterizzato lo scenario dello spettacolo italiano con la sua spiccata personalità oltre che alla bella presenza.

Fashion e alla moda, Luisa Corna una tra le donne italiane più affascinanti nel panorama dello spettacolo, ha saputo portare avanti i suoi progetti musicali e televisivi con personalità. Modella per le firme più prestigiose quali: Dolce & Gabbana, Mariella Burani, Missoni, Luisa Corna spazia poi tra il cinema e la sua vera passione, la musica. Gente Vip la incontra e ripercorre con lei attimi di vita, anche sconosciuti al pubblico e… l’amore.

Luisa Corna: “La musica è stata il mio primo amore…”

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Luisa Corna

Luisa Corna dobbiamo sottolineare che manchi al pubblico televisivo, grazie alla tua personalità energica e alla voce inconfondibile. Una mancanza dettata dalla necessità di seguire e dare attenzione anche alla tua vita privata. Non sei sulle scene televisive, ma sei impegnata a teatro, ci puoi dire di più?

Prima di tutto grazie per le belle parole spese nei miei confronti. In questo periodo la domenica sera sono al Teatro Manzoni di Milano, con lo spettacolo “Manzoni Derby Cabaret”, che è giunto alla sua terza edizione. Abbiamo avuto anche quest’anno un ottimo consenso da parte del pubblico, che continua a seguirci con molto interesse. Ogni anno scopriamo nuovi talenti comici che si esibiscono sul palco affiancati da professionisti della comicità di grande esperienza, in una variegata cornice musicale formata da 6 bravissimi musicisti, il tutto in un clima di grande allegria. Le nuove leve del cabaret vengono giudicate da una giuria di tutto rispetto composta da nomi come Mario Luzzato Fegiz, e il noto comico Bruce Ketta che ne valutano la verve comica, oltre alla première dame del Teatro Walda Foscale, un rappresentate di “TV sorrisi e canzoni” ed uno di “Radio 101” chiamati a giudicare rispettivamente teatralità, look e ritmo dei partecipanti. L’ultimo verdetto, ovviamente, spetta al pubblico in sala. Il mio ruolo è quello della conduzione insieme a Maurizio Colombi ed ogni sera propongo vari brani del mio repertorio canoro. Ad aprile riprenderà il tour dal titolo “ Non si vive in silenzio”, che mi porterà per tutta l’estate in giro per l’Italia con un repertorio che racconta il mio percorso musicale, affiancando a brani di cui sono autrice altre collaborazioni con artisti come Fausto Leali, Renato Zero, Alex Britti e Gloria Gaynor.

Cantante, conduttrice televisiva, attrice e anche modella. Hai un fisico e un viso che fa concorrenza alle giovani promesse del mondo della moda. Hai iniziato la tua carriera sfilando per Dolce & Gabbana, Mariella Burani e Missoni, e posando per fotografi come Fabrizio Ferri e Helmut Newton. Torneresti a fare la fotomodella?

Rimango ancora molto affascinata dal mondo della fotografia e proprio di recente ho avuto il piacere di posare per il fotografo Libanese Nijad Abdul Massih, che attraverso i suoi scatti ha voluto raccontare la violenza subita dalle donne, purtroppo ancora oggi, in diverse nazioni di cultura differente dalla nostra: un incontro tra l’Oriente e l’Occidente visto attraverso gli occhi delle donne; una mostra fotografica partita dal cuore di Londra per poi trasferirsi a Beirut e da lì in altre città del mondo.

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Luisa Corna

Tu hai da sempre portato avanti una personalità matura, sottolineata dal tuo modo di cantare e presentarti al pubblico, ma anche nell’essere presente in manifestazioni di solidarietà verso i più deboli, come la tua presenza che spesso troviamo alla comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio (tuo paese natale) o come impegno sulla guerra alla violenza sulle donne. Cosa ti porta a partecipare a queste manifestazioni?

Mi spinge l’entusiasmo che provo nel sentirmi utile, anche in minima parte, per qualcun altro. Penso che in Italia la rete della solidarietà abbia maglie molto fitte, ed oggigiorno soprattutto la gente sempre di più si adopera per cercare di alleviare le sofferenze altrui, condividendo i momenti difficili e trovando così il modo di affrontare le avversità con maggior speranza. Penso che questo rimanga ancora uno dei valori umani più forti.

Cantante di professione, la tua partecipazione al Festival di Sanremo 2002 assieme a Fausto Leali, ha lasciato il segno nel pubblico italiano grazie alla tua voce potente in coppia con l’altrettanta potenza di Leali. Cosa ricordi di quell’esperienza?

Ricordo limpidamente, ancora oggi, ogni istante fin dal giorno in cui Fausto decise di telefonarmi per chiedermi se ero interessata a partecipare insieme a lui alla kermesse Sanremese. Mi aveva ascoltato cantare in un programma televisivo ed aveva deciso subito di contattarmi. Salire su quel palco era stato il mio sogno fin da bambina e sentirmi invitare a farlo niente meno che dal grande Fausto Leali fu per me un momento a dir poco entusiasmante. La prima sera che ci siamo esibiti ero tesissima (e Fausto lo era altrettanto!), tanto che per la tensione scivolai al mio ingresso in scena proprio prima di iniziare a cantare. Per fortuna andò tutto per il meglio e il brano ebbe subito un grosso consenso da parte della critica e del pubblico. Quella fu per me la realizzazione di un sogno ma anche l’opportunità di farmi notare come cantante e cominciare così un percorso professionale anche in quella direzione.

Hai recitato in Nirvana di Gabriele Salvatores, Al momento giusto di Giorgio Panariello, Ho sposato uno sbirro (2008) e nel sequel Ho sposato uno sbirro 2 (2010) con Flavio Insinna e in molti altri lavori teatrali e televisivi e non hai mai smesso di cantare. Ma, qual è la professione preferita di Luisa?

La musica è stata il mio primo amore e rimane la passione più grande. La televisione mi ha sicuramente dato molte soddisfazioni ma cantare rimane senza dubbio la mia professione preferita!

Di tutta la tua carriera artistica, cosa ricordi con più affetto e malinconia?

Ci sono moltissimi momenti della mia carriera che ricordo con particolare affetto. Ripensandoci, adesso, direi sicuramente il Festival di Castrocaro del 1992, quando ancora molto giovane, con grande emozione e timidezza cantai per la prima volta davanti a delle telecamere in TV; la mia prima puntata di “Domenica in” (1997), quando del tutto spaesata, mi trovai proiettata in un mondo nuovo e circondata da gente famosa fino ad allora vista solamente su uno schermo; la telefonata che mi fece il grande Corrado, che mi contattò per condurre insieme a Giampiero Ingrassia la trasmissione “Tira e molla”; e poi la partecipazione al programma “Controcampo”, trasmissione alla quale sono rimasta particolarmente legata affettivamente per la popolarità che mi diede in quel periodo e per il clima molto “famigliare” che si era creato con tutto lo staff del programma e con Sandro Piccinini; infine non dimenticherò mai l’incontro con il mito del Teatro Giorgio Albertazzi, quando insieme abbiamo lavorato al suo progetto teatrale “ L’odissea”, nel quale io interpretavo la Maga Circe e intonavo i canti delle sirene.

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Luisa Corna

In tutto il tuo lungo percorso professionale, quali esperienze televisive sono rimaste nel tuo cuore e con quali artisti ti sei divertita di più?

L’esperienza televisiva in assoluto più entusiasmante è stata sicuramente la partecipazione al Festival. Come conduzione, ricordo con particolare affetto le puntate di “Notti Mondiali”, il programma dedicato ai Mondiali di cacio del 2002 con Galeazzi e Mazzocchi, perché è stata la mia prima vera conduzione televisiva. Gli incontri più divertenti invece li ho fatti quando presentavo il mio spazio musicale a “Domenica In”: ogni settimana avevo l’opportunità di duettare con vari artisti della musica italiana e internazionale. Solo per citarne uno, ricordo con molta allegria l’incontro con Loredana Berté, che arrivò in studio e volle crearmi ad ogni costo il look facendomi indossare i suoi accessori più eccentrici e creativi.

Com’era Luisa da bambina?

Difficile a dirsi, ma da bambina ero estremamente timida e introversa e questo mi ha procurato sempre difficoltà a interagire con i miei compagni di classe, forse anche un po’ “intimoriti” dalla mia altezza (a 10 anni ero già alta un metro e settanta!). Poi, la passione per lo spettacolo, unita alla voglia di diventare grande, mi hanno aiutato ad affrontare la timidezza, facendomi diventare, forse prima del tempo, una adulta forte e responsabile con dentro un animo fanciullesco che ora posso serenamente esprimere ogni volta che salgo su un palco.

Sappiamo che eri anche un’atleta e ti allenavi attorno ad una delle scuole del tuo paese. Ti ricordi quei momenti?

Lo sport mi ha insegnato a non mollare mai nella vita, imparando ad accettare sconfitte e delusioni. Sicuramente un bel cambiamento rispetto a quando, nelle mie competizioni scolastiche, inventavo improvvisi dolori alle caviglie o alle ginocchia per ritirarmi “senza disonore” non appena capivo che non mi sarei classificata tra le prime! Crescendo invece ho capito che lottando si arriva sempre al traguardo, e che una buona attività fisica stimola e fa emergere tutta l’energia che ognuno di noi possiede dentro di sé. E in fondo è proprio questo il segreto per mantenersi in forma: essere in armonia con se stessi, poiché mente e corpo sono strettamente correlati.

Hai avuto tempo di seguire la settimana della moda milanese di febbraio-marzo 2016?

Non ero a Milano in quei giorni ma l’ho seguita attraverso i media. Nel mio passato da modella la moda mi ha dato molto: grandi viaggi e nuovi interessi, ma soprattutto la possibilità di pagarmi gli studi di canto. Oggi non seguo le tendenze del momento, mi piace avere il mio stile e a volte, con l’aiuto di una sarta mia amica, mi diletto a creare dei capi che poi indosso.

Come ti piace vestire in generale?

Nel quotidiano amo essere comoda nei miei leggings. Quando sono su un palco mi piace invece spaziare nei look divertendomi ad abbinare gli accessori più svariati.

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Luisa Corna

L’Amore è?

In una parola direi, semplicemente, “condivisione”!

Luisa tu sei una donna completa, abbiamo detto matura, professionale nel proporti, signorile, semplice, ora anche innamorata in modo forte del tuo compagno Stefano Giovino; la figura di mamma si avvicina? Come ti vedi nel coccolare un tuo bambino?

Penso che siano emozioni non descrivibili finché non ti capitano. Non nego, in fondo, che è un’esperienza che mi piacerebbe vivere, in quanto donna. In questo periodo della mia vita io mi sento pronta, lascio decidere al destino se dovrà accadere, oppure no!

E’ arrivato il momento di regalare una coccola a te stessa, cosa ti regaleresti o come ti coccoleresti?

Con un bel viaggio! magari in luoghi esotici con un mare cristallino.

Hai dei progetti nel cassetto sotto l’aspetto professionale?

Tra poco ripartirà il tour che mi vedrà impegnata per tutta l’estate, ad ottobre molto probabilmente sarò di nuovo al Teatro Manzoni con il “Derby cabaret”, e poi ho idea di lavorare ad un disco… ho già diversi brani nel cassetto che sto valutando da tempo.

Luisa Corna
Luisa Corna

La violenza sulle donne è ancora una battaglia difficile da portare avanti. Cosa pensi a riguardo?

Credo che noi donne siamo vittime di antichi retaggi sociali e culturali, ottuse forme di maschilismo ancora oggi presenti in molte culture del Pianeta, che non consentono ad una donna di essere realmente libera di scegliere della propria vita o di essere adeguatamente sostenuta quando prova a farlo. I risvolti sono terribili, spesso “barbari”, e credo che sia doveroso intervenire, ognuno con le proprie risorse, per far si che ciò non accada più.

Gente Vip ti ringrazia per questa deliziosa intervista e ti porta i saluti di tutti i tuoi fans.

Grazie a Gente Vip, ed ovviamente grazie infinite a tutti i miei fans che da sempre mi seguono con grande affetto! Un bacio a tutti!! A presto.

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