“Ti racconto un po’ di me…” Anna Chiara Marignoli in esclusiva su Gente Vip

Anna Chiara Marignoli, inizia creando la prima discoteca per sole donne in Italia nel 1982, il JoliCoeur storico locale lesbo della capitale. Dopo pochi anni inventa VENUS RISING mega evento per donne senza discriminazione di preferenza sessuale. Prediligeva uno staff al femminile, infatti, è stata tra le prime a credere ed investire nelle deejay donne. Negli anni 90, insieme ad altre persone, da origine al GORGEOUS, mitica serata House del Martedì Romano al GOA club. Arriviamo al GIAM un FORMAT di generi musicali, di stile e tempi, proposti in una delle discoteche più grandi della Capitale: il Planet Roma. Collabora con Mauro Basso ed un team sempre di giovani tutto coordinato dall”ufficio stampa Corrado Ferrante.

Mauro Basso, Corrado Ferrante e Anna Chiara Marignoli
Mauro Basso, Corrado Ferrante e Anna Chiara Marignoli

Nel 2002 insieme ad Imma Battaglia dà vita al GAY VILLAGE, storico evento dell’estate romana, ed ora è riconosciuto in tutto il mondo, infatti racchiude teatro, cinema, sport e discoteca. Tutto sotto le stelle nelle più belle location della Capitale. Anna Chiara Marignoli ci parla di lei attraverso l’intervista esclusiva a Gente Vip:

Com’è nata l’idea di aprire una discoteca per sole donne in Italia?
Frequentavo discoteche gay maschili e l’unico posto per donne era un locale su strada a Trastevere dove ci si incontrava, nato inizialmente per le femministe: Zanzibar. Mancava una discoteca per donne.

Ha incontrato difficoltà per realizzare il suo progetto?
Certo che sì, era il periodo del “sabato sera” e le discoteche pullulavano di clienti, nessuno voleva serate gay figuriamoci per donne. In Via Sirte, 5 quartiere Africano li ho trovato e creato il Joli Coeur.

Qual è il messaggio che ha voluto dare inventando il “Venus Rising”?
Venus Rising è rivolto a tutte le donne in generale, senza distinzione di preferenza sessuale. Luogo dove poter esprimere l’arte al femminile.

Se le dico Tremonti, Mussolini, Putin ?
Non amo nessuno dei tre.

Che cosè il Giam e quali sono i generi musicali che ne caratterizzano le serate?
GIAM e’ un progetto che nasce molto tempo fa, è una festa aperta ad ogni preferenza sessuale e musicale e si sviluppa in più situazioni. Uno spazio XS dove la musica pop viene declinata in più sfaccettature fino ad arrivare all’House cantata. In questa area si trova anche La Coco ‘(area Prive’ riservata alle ragazze deejay, la sicurezza, i barman sono solo donne) e La Karaoca Killer, la zona XL area HOUSE con spettacoli e dj nazionali ed internazionali.

Visto che parliamo del Giam, com’è nata la sua collaborazione artistica con Mauro Basso?
Mauro ha iniziato a lavorare con me tanti anni fa come cassiere al Gay Village da quel momento siamo sempre stati insieme. E’ diventato il mio collaboratore più stretto.

Se fosse un libro di favole, quale libro sarebbe?
Pinocchio.

Che differenze riesce a percepire da insegnante di scuola superiore nel ritrovare la stessa generazione il sabato notte al Giam?
Insegno Scienze Motorie in una Scuola Media 11/15 anni, non vengono al GIAM. Gli ex alunni parecchi.

Il gioco delle tre torri! Chi salverebbe di tutti i soci del Gay Village?
In 13 anni ci sono stati voli dalla torre per tutti ma non ho mai voluto toccassero terra.

La proposta di collaborazione che vorrebbe ricevere e che non ha ancora ricevuto? 
Ce ne sono tante che vorrei ricevere, mi piacciono molto le collaborazioni e le sfide. Vorrei collaborare con tutte le associazioni e i gruppi gay per poter creare un polo d’attrazione di turismo musicale e culturale solo italiano. Un po’ come succede a Barcellona, Amsterdam, Bruxelles, Londra in tutta Europa e  nel mondo.

Cosa la scandalizza oggi?
L’ignoranza.

Ha mia ricevuto una dichiarazione d’amore?
Ma certo.

Tantissimi etero affollanno le sue serate, molti etero non accettano ancora oggi l’omosessualità, secondo lei perchè?
IGNORANZA.

Le hanno mai proposto di entrare in politica?
Parecchie volte ma mai seriamente.

Il polverone mediatico di questa estate su Francesca Pascale ospite al Gay Village alla fine della fiera ha portato qualche cambiamento?
Spero sia servito, per lo meno ne hanno parlato tanto. Che sia servito a smuovere un po’ le acque chete della politica qualsiasi colore siano.

Per molti giovani, e non solo, è anche un riferimento materno, perchè non ha mai deciso di diventare madre?
Non mi sono mai sentita madre e non ne ho mai sentito il bisogno, ma amo i bambini e i giovani e non mi dimentico di esserlo stata, quindi cerco di essere di aiuto.

Per Natale che regalo le piacerebbe trovare sotto l’albero?
Un po’ di serenità per tutti e che tra gli uomini e la Terra ritorni l’AMORE.

Prossimamente l’intevista esclusiva a Mauro Basso sempre su Gente Vip!
Un grazie speciale all’ufficio stampa Corrado Ferrante
Credito foto: Giacinto Mozzetta per Giam

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