Il divorzio più chiacchierato del momento ha un altro capitolo da aggiungere alla saga. Dopo le dichiarazioni di Giovanni Cottone in cui accusava la ex moglie Valeria Marini di tradimento, e arrivata l’intervista della showgirl bionda a Pomeriggio 5, in onda lo scorso 23 maggio 2014. Del resto immaginavamo una risposta da parte femminile. Le parole della donna sono state scagliate contro l’imprenditore che ha sposato un anno fa a Roma: “Lui, sin dai primi giorni del matrimonio è cambiato, è diventata un’altra persona: forse aveva una doppia personalità. Mi ha messo in grande difficoltà in tutti i sensi, in primis con la mia famiglia e mio padre, che poi è scomparso, ha scelto di non frequentarlo più”. Insomma Cottone sarebbe stato un pessimo marito, scostante, assente, poco attento. “Ognuno ha il diritto di essere felice e di mantenere la propria dignità. Credevo di conoscere l’uomo con cui stavo da diversi anni, ora voglio che la gente non abbia di me una visone distorta. Ho passato un anno d’inferno e non è vero che mi sono innamorata di un altro uomo come ha dichiarato lui. Non è assolutamente vero che l’ho tradito”.
L’occasione è servita alla soubrette anche per spiegare la spinosa questione inerente alla richiesta di annullare il matrimonio alla Sacra Rota. In questo punto la Marini ci sembra decisamente confusa e torna sui suoi passi, dandoci una versione decisamente diversa. “Con il termine consumare, non intendevo l’atto sessuale in sè, ma il fatto che non abbiamo costruito nulla, non abbiamo vissuto il matrimonio. Ero sempre da sola, non ci vedevamo e non parlavamo mai, non abbiamo fatto il viaggio di nozze, ma mi sentivo braccata”. Insomma il polverone mediatico alimentato dagli stessi protagonisti non sembra arrestarsi. Ci travolgerà ancora.