Paolo Ciavarro: “I baci che ci siamo scambiati nella Casa…”

Dichiarazioni da gossip quelle che Paolo Ciavarro rilascia al settimanale “Nuovo” durante l’intervista su Clizia Incorvaia

La coppia Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia (Romeo e Giulietta 3.0) separata dagli eventi avversi del destino stanno per coronare il loro desiderio: stare insieme. Ma non tutti sembrano esse d’accordo sulla scelta fatta dal Principe in questo periodo. Paolo Ciavarro, è finito nell’occhio del ciclone del gossip a causa della partenza verso la Sicilia al fine di riabbracciare la sua amata Clizia. Vediamo cosa ha detto al settimanale di gossip Nuovo.

Ciavarro semplice e pulito come è la sua indole, racconta: “Io e Clizia siamo tornati un po’ quindicenni là dentro. Sono l’ultimo dei romantici e non mi vergogno ad esserlo…” dichiara il figlio d’arte.

Paolo Ciavarro su Clizia: “Contare è una mia grande fissazione…”

paolo ciavarro
Paolo Ciavarro: “I baci che ci siamo scambiati nella Casa…”

Dunque Paolo Ciavarro si dichiara un inguaribile romantico al settimanale di gossip, cosa questa che fa piacere alla sua dolce metà che attente impaziente di vivere la favola d’amore con il suo principe Romeo.

Inoltre, durante l’intervista Paolo rivela una delle sue più grandi fissazioni:” i numeri” e dichaira quanto segue: “Contare è una mia grande fissazione e così ho fatto anche per i baci che ci siamo scambiati nella Casa…150”. Caspita davvero molti baci e chissà quanti se ne scambieranno quando finalmente si rivedranno dopo il lockdown!

Non tutti condividono la scelta di Paolo di raggiungere Clizia Incorvaia in Sicilia

Dopo la dichiarazione di Paolo a Pomeriggio 5, dove il figlio di Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro afferma di trovarsi in Sicilia, i fan sui social si spaccano in due. Da una parte troviamo i “romantici” che vedono il gesto come una grande prova d’amore verso Clizia Incoravaia e lo sostengono inviando messaggi di approvazione.

Dall’altra invece troviamo il rovescio della medaglia. C’è di fatto che Ciavarro viene attaccato per via delle misure governative che vietano gli spostamenti fuori regione, se non per motivi gravi. Ma questa è un’altra storia.

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