Gossip, Renato Zero: “Ho adottato un figlio perché non volevo stare solo”

Gossip news – Renato Zero è noto per i suoi discorsi sinceri, a cuore aperto. Durante le interviste non si tira indietro davanti a niente e tocca senza problemi gli argomenti più disparati e scottanti. Lo stesso si può dire per quella rilasciata al settimanale In Famiglia, nella quale si passa dalla musica alla religione ai problemi del passato.

In prima istanza Renato Zero ammette che i testi del suo nuovo album, Alt, che già si è rivelato un enorme successo, hanno una forte connessione con il mondo della politica. Ma la spiegazione a questo è semplicissima: “Questi tempi mi hanno sollecitato un intervento quasi obbligatorio“. E chiarisce poi: “Non mi piace stare zitto, non l’ho mai fatto, mi piace stimolare gli interventi della gente“.

Renato Zero news
Renato Zero

Renato Zero ha poi toccato l’intricato argomento della famiglia, della separazione e delle adozioni, anche omosessuali. Le conclusioni che trae sono limpide e abbracciano un grande numero di casi: “Questa Italia funziona quando c’è una famiglia“, dice, specificando poi “Qualunque essa sia, in grado di garantire solidità e continuità“. E sul fatto che non tutti accettano ogni tipo di famiglia, lui risponde: “Nessuno si può permettere il lusso di giudicare. Il metro di giudizio è il modo di amare, non sono i sessi. Esiste un rapporto disciplinato dal rispetto reciproco. La famiglia è comunque un bene, è qualcosa che fa leva sullo stare insieme“. Parla poi della sua esperienza di adozione: “Io ho adottato un figlio perché non volevo stare solo. Volevo che vivesse la sua vita senza condizionarlo e l’ha fatto. Adesso ho due meravigliose nipoti. Perché tutto questo deve essere un problema?“.

Renato Zero e i concerti a Verona

L’artista torna poi a parlare di musica: nel suo passato sono state numerose le critiche al tipo di immagine da lui veicolata, ma ad oggi lui sa come gestire un certo tipo di insulto che non vuole neppure ripetere. Lascia da parte questo e pensa ai suoi sorcini e ai due concerti a Verona nei quali potrà riavvicinarsi a loro. “Penso che sia il modo migliore per far conoscere il disco al pubblico, anche perché la televisione sembra proprio tornata in bianco e nero: poche offerte allettanti. Adesso la mia testa è a Verona“… e sicuramente anche quella dei suoi fan.

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