Belen Rodriguez: Il video tutti pazzi per il download

Dove si trova in download il video che ritrae – probabilmente – Belen Rodriguez alle prese con una serie di performance è la notizia bomba di questa mattina. Il video era stato hostato da un sito community dal nome alquanto esplicito che ospitava una sezione di video, e poi era stato rilanciato da un blog su Splinder, che lo aveva embeddato all’interno dell’articolo.  L’intero post è stato rimosso dalla piattaforma di Splinder, forse in seguito a un intervento della polizia postale. L’intera sezione video del sito che lo aveva ospitato risulta irraggiungibile (ma potrebbe anche non reggere la grande mole di accessi), come se ci fosse stato anche qui un intervento. Ma sono solo ipotesi: ad oggi, nessuno è in grado di dire cosa sia realmente successo, e la polizia postale non ha rilasciato alcuna comunicazione ufficiale.

Video Belen Rodriguez download

Di certo, colpisce che l’intervento, se c’è stato, sia stato così rapido. In casi analoghi non è accaduta la stessa cosa. Ma quello che qui interessa far notare è che mezz’ora dopo la sparizione ufficiale, una piattaforma di hosting video (e di file sharing) si è ritrovata ad ospitare lo stesso video, sia in streaming che in download. Ed è facile immaginare che a breve la concorrenza avrà lo stesso prodotto da offrire, anche perché molto probabilmente un gran numero di fruitori del video avrà avuto l’”intuizione” di scaricarlo e – non appena scomparirà di nuovo – si rimetterà a ricaricarlo su qualche forum per battersi il cinque con gli amici, in un tipico esempio di serpente che si morde la coda (si dice sia presente su Megavideo, Adunanza e Fileserve). Per riuscire ad interrompere la spirale, magari potrebbe venire in mente di annunciare denunce e linea dura. Niente di più sbagliato, visto che in questo modo un gran numero di persone verrà a conoscenza dell’esistenza del video e si scatenerà una caccia che spingerà ancora di più la gente a caricarlo. Oppure qualcuno potrebbe pensare di far passare tutto sotto silenzio. Ma questo, è sicuro, non riuscirà mai: su internet ci sono centinaia di siti di file sharing, pronti a sostituirsi. Insomma, ora che il meccanismo si è messo in moto sarà difficile uscirne. Più che maledire lo squallido che ha deciso di violare la privacy, c’è ben poco da fare.

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