L’effetto Belen Rodriguez continua a devastare il web. La bella modella argentina sta distruggendo ogni record di clic, contatti, visualizzazioni, chiamateli come volete. E’ il trionfo del virtuale sulla realtà. L’online e la televisione insomma, continuano a prosperare secondo le leggi già varate dalla pay-tv, che ci regala meravigliosi spettacoli sportivi seduti in poltrona, ma privi di quell’unico effetto ‘live’, sempre meno prerogativa dell”homo thyphosus’ moderno. Il ‘caso Belen’ va perfino oltre il virtuale: perché non ha nulla nemmeno di una finta diretta, di una messinscena, nulla in cui potercisi tuffare per dialogare con la splendida showgirl.
In realtà è un potente passo indietro nelle tenebre. Altro che mondo dei sogni, con il video di Belen non si sogna, si prende semplicemente atto di qualcosa che comunque non ci appartiene. Lo sport come anche l’attualità, in tutto questo recitano la parte dei grandi sconfitti. Il movimento degli Indignados, la liberazione del soldato Shalit, la Palestina e il Medio Oriente, la grande crisi economica e la politica, dentro e fuori le aule di giustizia, di Silvio Berlusconi non fanno notizia clamorosa come la bomba a orologeria del video hot di Belen.
Anche la polemica, peraltro giusta, dell’intimità violata di Belen diventa fittizia, frutto di un grande giro di clic utile a questo grande mondo del web e a tutti quei personaggi, Belen compresa, che da questo mondo traggono luce e sostentamento.