Marco Della Noce, ex comico di Zelig: “Ho perso tutto”

Il dramma del comico di Zelig

L’ex comico di Zelig Marco Della Noce racconta di aver perso tutto dopo la separazione dalla moglie

Marco della Noce lo ricordiamo come il meccanico della Ferrari, Marco Della Noce ex comico di Zelig che sta attraversando un momento difficile. Il mitico capomeccanico in tuta rossa Ferrari che con i suoi irresistibili racconti era uno tra i più applauditi protagonisti della trasmissione televisiva Zelig, accanto a Claudio Bisio. Dopo il successo in tv, le serate, gli eventi adesso la vita si fa dura. Dichiara di non avere più una casa, un posto dove dormire, né tanto meno dei soldi. Gli sono rimasti i suoi figli e i ricordi. Ha perso tutto, dopo la separazione dalla moglie.

Marco della Noce

Marco Della Noce sfrattato dalla sua abitazione

Marco della Noce: Le sue condizioni economiche erano già precarie, ma adesso lo sono diventate ancora di più, in seguito allo sfratto dalla sua abitazione di Lissone. A causa di ciò Della Noce è stato costretto a dormire in auto.

Il comico ha dichiarato: “I servizi sociali mi hanno promesso – ha spiegato il comico al quotidiano – che nei prossimi giorni cercheranno di trovare una sistemazione. Nel frattempo dovevo arrangiarmi. Mai avrei pensato che dopo trentacinque anni trascorsi a fare ridere la gente mi sarei trovato a piangere per una situazione veramente difficile che non auguro a nessuno“.

Marco Della Noce divorzio: inizia il tracollo

Marco della Noce: Il suo percorso in discesa è iniziato dopo il divorzio dalla moglie Laura, quando la sua ex compagna gli ha chiesto gli alimenti per i figli. Da qui, la situazione si è fatta difficile in quanto la sua partita Iva è stata pignorata e ha perso qualsiasi forma di guadagno.

Ecco cosa ha dichiarato a Il Giorno: “Stavo girando una scena con Massimo Boldi quando mi comunicarono dell’avvenuto pignoramento. Un fulmine a ciel sereno. Le televisioni e le agenzie mi hanno chiuso la porta in faccia, così come molti colleghi hanno preferito ignorarmi. Non potendo lavorare non posso neppure fare fronte alle richieste di mia moglie alla quale avevo chiesto anche di rivedere il mantenimento visto le condizioni in cui mi trovavo. Ai giudici ho presentato un ricorso di cui attendo ancora il responso.

Decisione  che lo ha mandato in depressione: “Soffro di una depressione e in questo momento sono in cura presso l’ospedale di Niguarda. Sto vivendo un dramma interno che mi lacera. Fortunatamente ci sono i miei tre figli ai quali voglio un bene dell’anima. Sono loro la vera forza che mi fa andare avanti”.

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