«C’era una volta Non è la Rai»… e ci sarà per sempre!

«C'era una volta Non è la Rai»

«C’era una volta Non è la Rai»… e ci sarà per sempre!

«C'era una volta... Non è la Rai»
«C’era una volta Non è la Rai»… e ci sarà per sempre!

“Ancora oggi mi capita di ascoltare donne adulte, insospettabili mamme, canticchiarla distrattamente, ricordando tutte le parole (C’era una volta Non è la Rai, pag.135). Basterebbe citare soltanto questa frase per definire quello che Non è la Rai ha rappresentato e continua a rappresentare ancora oggi per un’intera generazione, quella degli anni ’90.

La generazione del muretto, dei walkman, dei giochi in cortile, dei poster da attaccare in cameretta e delle figurine da collezionare. La generazione di Dylan o Brendon, dei Take That o degli East 17. Di Non è la Rai e del Please don’t go.

Quella degli anni ’90 è stata una generazione semplice, per niente digitale, sicuramente più ingenua e spensierata. Una generazione a cui davvero bastava poco per essere felici.
Non si aveva tutto, i figli degli anni 2000 persi fra i loro iphone e le loro wii direbbero che non c’era nulla. Ma quel nulla quanto diventava importante? Quanto quel niente permetteva di dare libero svago alla fantasia?

Non c’era niente ma c’era tutto, anche in televisione. Anche, soprattutto, in quella genialata targata Gianni Boncompagni, ovvero Non è la Rai. La tv del nulla la chiamavano, la tv trash, ma se volgiamo uno sguardo alla tv di oggi, davvero era così trash?

«C’era una volta Non è la Rai»

«C'era una volta Non è la Rai»... e ci sarà per sempre!
«C’era una volta Non è la Rai»… e ci sarà per sempre!

Se sfogliamo le pagine di «C’era una volta Non è la Rai» di volgare, di trash oggi nel 2022 quegli occhi di ex bambino/a ormai cresciuto/a non vede assolutamente niente. Quegli occhi continuano a vedere leggerezza, colore, luci, la spensieratezza di anni felici, giocosi e gioiosi.

Il libro «C’era una volta Non è la Rai» scritto a quattro mani da Marco Geppetti, fotografo ufficiale del programma e da Marika De Sandoli esperta di comunicazione con la collaborazione di tre ex beniamine, Arianna Becchetti, Gaia Camossi e Alessandra Cotta è un regalo per tutti quei bambini oggi cresciuti che in questi 30 anni hanno continuato ad aggrapparsi a quel fanciullino pascoliano spesso bistrattato, offeso, maltrattato, dimenticato.

«C’era una volta Non è la Rai» (ed. All Around) fa riemergere quei ricordi di allegria, di semplicità, di spensieratezza che la routine quotidiana ha spazzato via. Gli scatti di Marco Geppetti, cornice naturale dei racconti di Arianna, Gaia e Alessandra, rivelano il candore tipico della ragazza della porta accanto.

La bellezza acqua e sapone, naturale, senza artifici. Una bellezza semplice che rimaneva tale anche con addosso uno shorts o un costume da bagno. E’ forse proprio la spasmodica ricerca di tutto questo che ha reso un programma tv come Non è la Rai eterno. Forse non c’era niente, vero. Ma c’era tutto…

«C’era una volta… Non è la Rai»







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