Referendum 2020 sul taglio dei parlamentari e la riforma costituzionale

Votazioni al referendum 2020: l’Italia a sostegno del taglio dei parlamentari?

Il taglio dei parlamentari al referendum 2020 consente un risparmio economico e darebbe ai cittadini la possibilità di controllare gli eletti al referendum. Cosa comporta votare sì al al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari? Vediamo brevemente nel dettaglio quanti ministri sarebbero i tagliati alla camera dei deputati e al senato e cosa comporterebbe la riforma costituzionale.

Referendum 2020, taglio dei parlamentari alla camera e al senato

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Referendum 2020 sul taglio dei parlamentari e la riforma costituzionale
  • Vediamo cosa accadrà in caso di vittoria del “” al Referendum sul taglio dei ministri italiani:
  • Alla Camera i ministri in carica passerebbero da 630 a 400, con un taglio pari a 230
  • Al Senato i senatori in carica passerebbero da 315 a 200, con un taglio di 115.

Votare Sì, cosa comporta la riforma costituzionale?

Votare “Sì” significherebbe: meno spese per il cittadino italiano, quindi di conseguenza meno sprechi (tutti i generi di cartoleria, mobilia, computer, stampanti, tv, ristoro, sconti ministeriali, viaggi, soggiorni e altro ancora), meno parlamentari e gioverebbe al lavoro di Camera e Senato più veloce, di conseguenza, una burocrazia più veloce ed efficiente, almeno su carta.

Il taglio dei parlamentari al referendum 2020 metterebbe in linea l’Italia con il resto della comunità Europea. Mentre, il prossimo passo, sarebbe la riduzione degli stipendi, ivi compreso il bonus CoronaVirus (percepito fino ad oggi) che non andrebbero a gravare ulteriormente sul PIL della produttiva dell’Italia, ovvero il nostro portafoglio.

Inoltre sono previste ulteriori modifiche ai regolamenti parlamentari.

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