Estate 2020: Francesco Vaia sull’emergenza giovani, “Siamo passati dal 2% al 9,43% di ragazzi infetti da Coronavirus”

Estate 2020, Notizie ultima ora, Covid 19, Roma 14-07-2020: i casi stanno aumentando e questa volta ad essere maggiormente colpiti sono i ragazzi under 18 che passano dal 2% al 9,43%, quasi uno su dieci. A lanciare l’allarme è una fonti attendibile, parliamo del direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, il dottor Francesco Vaia, raggiunto da Il Messaggero:

“L’abbassamento dell’età nei nuovi positivi è evidente. Da un lato ci preserva da un incremento di casi gravi, dall’altro deve essere un campanello per invitare tutti a maggiore prudenza”.

Evoluzione delle età maggiormente colpite: Negli ultimi 30 giorni, l’età media stimata era intorno ai 47 anni, 61 anni a inizio pandemia, ora under 18

Estate 2020: il messaggio di Francesco Vaia: “Ai giovani dobbiamo chiedere maggiore prudenza, perché per loro le conseguenze sono meno gravi”, continua Vaia, “ma se il virus continua a circolare rischia di raggiungere le persone più fragili. Il tasso di mortalità tra i giovani è molto basso: fino al 30 giugno sono decedute soltanto venti persone al di sotto dei 30 anni. A destare maggior preoccupazione infatti è la fascia di popolazione tra gli 80 e i 90 anni, dove la letalità arriva oltre il 40%”

Estate 2020: Covid 19 pericoloso per i giovani che non rispettano il protocollo Coronavirus

Vaia continua ad esortare all’attenzione: “Dovremmo fare attenzioni ai mesi invernali, quando torneremo nei locali chiusi” il buon senso non funziona sempre e in qualsiasi momento dell’anno. Mantenere le distanze di sicurezza nelle discoteche, tavolini all’aperto, nelle piazze piene non sarà sufficiente se non si mantiene alta l’attenzione anche quest’inverno, sebbene abbiano contribuito a far abbassare l’età media degli infetti.

Secondo Vaia anche il governo prova a correre al riparo dal Coronavirus varando nuove misure per evitare il “liberi tutti”. 

La movida attuale, stride con ciò che succede in aeroporti, stazioni e centri commerciali, dove mascherine e distanziamento sociale restano obbligatori e i controlli frequenti. Se la prevenzione è affidata al buon senso del singolo, non funziona come dovrebbe. 

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