Vittorio Sgarbi, dopo il flop clamoroso di “Ci tocca anche Sgarbi”, finita L’Arena di cui è stato spesso opinionista, va ospite a Domenica Cinque da Brachino. L’accoglienza in studio è creata in modo da esaltare il conduttore: quell’esaltazione che gli è mancata su RaiUno, nonostante tutto il programma fosse incentrato su di lui.
Tutto il blocco di Domenica Cinque è incentrato su tre argomentazioni sostanziali: primo, sminuire il valore dell’Auditel (che si ringrazia a profusione solo quando fa comodo); secondo, minimizzare gli errori del programma (un non-programma, ma solo perché Vittorio è fatto così si dice in studio); terzo, spiegare che Sgarbi avrebbe potuto fare tantissimo ma non l’ha fatto, e riderci su, e far credere che il programma sia stato stroncato perché Sgarbi è di centrodestra (ma quando mai è stato quello, l’argomento del contendere?).
Il flop di Sgarbi, con un dato al ribasso eccezionale rispetto alla media di RaiUno, dimostra che il pubblico abbia scelto di non vederlo.