Nazionale azzurra. In attesa di conoscere la lista dei convocati per il Brasile, che uscirà i primi di giugno, Cesare Prandelli ha spiegato cosa pretenderà dai suoi calciatori. Bisognerà stare attenti a: Social network, rapporti con la stampa, puntualità, dieta, famiglie e autocontrollo. Il tecnico ha proprio scritto un regolamento, che la sua rosa dovrà tenere sempre a mente durante la Coppa del Mondo in Brasile. In conferenza stampa l’allenatore ha spiegato: “Responsabilizzare una squadra significa condividere una scelta, anche con la famiglia. Se ci sarà da prendere una decisione lo farò”.
Ecco le sei regole di Cesare Prandelli per i suoi ragazzi.
1. Questione social network: si potranno usare Twitter e Facebook, a condizione che dai commenti, i post e le immagini non si faccia alcun tipo di riferimento alla squadra e a determinati argomenti che potrebbero innescare delle polemiche. Se proprio i giocatori abbiano necessità di parlare l’unico modo per esprimere il proprio pensiero sarà tramite le conferenze stampa ufficiali e le interviste.
2. La dieta: allo staff tecnico si è unito un gruppo di nutrizionisti che partirà insieme alla spedizione azzurra; e che per il Mondiale ha preparato un piano alimentare, che i calciatori dovranno seguire. Tutto in funzione delle energie che saranno spese e per la differenza climatica che potrebbe esserci tra un luogo e l’altro del Brasile.
3. Orari: gli azzurri hanno il dovere di rispettare la puntualità, dovranno ricordare sempre i tempi degli allenamenti, dei pasti e delle riunioni tecniche.
4. Il rapporto con la stampa: oltre ad essere l’unico modo per comunicare le proprie opinioni sul mondiale e il lavoro in nazionale, servirà per rivolgersi direttamente ai propri tifosi.
5. Nodo famiglie: i parenti dei calciatori alloggeranno nel resort di Mangaratiba, e, quindi, ci sarà occasione per i ragazzi di poter incontrare mogli, figli e familiari; questo però non potrà avvenire in qualsiasi momento.
6. Il codice etico: ogni membro della rosa dovrà gestire sempre il proprio autocontrollo, perché prima viene il gruppo e non il singolo giocatore.
Proprio sull’ultimo punto Prandelli, riferendosi a Balotelli, ha commentato: “Tutti noi rappresentiamo l’Italia, non solo lui. Dobbiamo mettere da parte l’ego e pensare solo al gruppo”. Il CT, in merito alle continue polemiche sul codice etico, ha affermato: “Ho fatto un sogno: c’erano tre squadre che venivano massacrate per gomitate, noi, invece, immacolati, siamo andati avanti. Il caso di Chiellini non è stato gioco violento; voleva solo prolungare la sua posizione, basta con le polemiche”.
Il Commissario tecnico, non sa ancora perfettamente chi non partirà per la Coppa del Mondo; sa però che cosa desidera da questa competizione: “Vogliamo arrivare in fondo, alla finale”. Per trionfare gli azzurri,però, dovranno innanzitutto mettere in pratica quanto il loro allenatore pretende e ritiene necessario per vivere al meglio il Mondiale.