Cannoli Siciliani: la vera ricetta nata più di 1000 anni fa

Cannoli Siciliani, la vera ricetta e tutte le sue curiosità

Cannoli Siciliani ricetta – Il cannolo è uno dei simboli della Sicilia. La sua cialda croccante e il ripieno delicato di ricotta, cannella e frutta candita non è solo un esperienza di gusto, ma un vero e proprio viaggio nella bellissima Trinacria. Gustatelo ad occhi chiusi per sentire subito il profumo degli aranceti, il calore del sole e la brezza marina che solo nell’isola dalle tre punte potete trovare.

Le origini del Cannolo risalgono alla dominazione araba in Sicilia. La sua nascita si colloca, stando agli scritti di Cicerone, intorno al 900 d. C. Il politico romano descrive il dolce siculo così: “tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus” (pasta delicatissima lavorata a foggia di cannello, pieni di bianco mangiare). Il suo nome si deve alla “canna da fiume” utilizzata per arrotolare le cialde. Le ricette del Cannolo sono le più svariate, ma una sola è quella originale, ecco la vera ricetta del Cannolo Siciliano.

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Cannoli Siciliani, la vera ricetta e tutte le sue curiosità

Cannoli Siciliani: Ingredienti per 10 cialde

  • 400 gr di farina
  • 75 gr di strutto
  • 40 gr di zucchero semolato
  • 2 uova
  • 1 albume
  • un pizzico di sale
  • 15 gr di cacao amaro
  • 60 gr di Marsala secco
  • 60 gr di aceto bianco
  • 1 litro di olio di semi di girasole per friggere
  • 30 gr di zucchero a velo (da spolverare alla fine sui cannoli)

Ingredienti per la crema:

  • 1 Kg di ricotta di pecora freschissima
  • 600 gr di zucchero
  • Un pizzico di cannella in polvere (meglio se a stecca e poi frantumata)
  • 150 gr di cioccolato fondente a scaglie (facoltativo)
  • Ciliege candite 
  • Scorze di arance candite 

Preparazione delle cialde

Mescolare farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungete lo strutto e amalgamare. Unire le uova e, continuando a mescolare, aggiungere il Marsala e l’aceto. Lavorare fino ad ottenere un impasto consistente ma non troppo morbido. Avvolgere il composto in pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per un paio d’ore.

Trascorso il tempo, cospargere il piano da lavoro con poca farina e stendere l’impasto fino ad ottenere uno spessore di 3, massimo 5 millimetri. Ritagliare quindi dei cerchi con un coppapasta o una tazza da thè bagnata ai bordi. Avvolgere ogni cerchio nella tradizionale canna di bambù, cospargere di albume d’uovo e friggere in olio bollente. Quando la cialda assumerà un color dorato scuro e appariranno le peculiari “bolle”, scolarle, lasciarle raffreddare ed estrarre la canna. Ecco pronte le cialde dei Cannoli Siciliani.

Preparazione del ripieno

Prima di iniziare: lasciar scolare la ricotta fresca (rigorosamente di pecora) all’interno della sua stessa “fuscella“, almeno per una notte, al fresco. Mescolare la ricotta con zucchero, poca cannella e (per chi gradisce) le scaglie di cioccolato fondente. Riempire le cialde già fredde con una sacca da pasticceria/siringa per dolci o semplicemente con la punta di un coltello. Come tutti i dolci siciliani, la decorazione è importantissima. Guarnire entrambi i lati dei Cannoli Siciliani con granella di Pistacchio di Bronte, scorze di arancia, ciliegie candite e cospargere di zucchero a velo.

Il segreto del vero Cannolo Siciliano: la canna di bambù il tubo d’acciaio?

Tutti si chiedono quale sia il vero segreto dei Cannoli Siciliani. Eccolo svelato: la canna di bambù. Il vero Cannolo non si arrotola nel cilindro in acciaio, bensì in una canna di bambù o canna da fiume. Essa viene raccolta sulle rive dei fiumi, divisa in cilindri da 20 cm circa, lasciati essiccare al sole fino ad ottenere un colore ambrato e fritti in olio bollente. Questo procedimento rende liscio lucido e repellente l’esterno della canna in modo che la pasta dei cannoli non si attacchi al momento della frittura, cosa che accade invece con l’acciaio.

Successivamente le canne vanno immerse in acqua e sapone per piatti per un’ora e mezza circa e poi risciacquate. Così sono pronte per essere utilizzate, esse non altereranno minimamente il sapore delle cialde, anzi, lo esalteranno. È proprio a questo che si deve l’inconfondibile gusto.

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