Il campione di slittino Armin Zoeggeler abbandona l’attività agonistica

Armin Zoeggeler, campione italiano di slittino, ha comunicato in una conferenza stampa la sua decisione di ritirarsi dalle gare; la leggenda della disciplina invernale, ha scelto di smettere perché ha capito che adesso è meglio chiudere la sua carriera. “L’istinto mi ha detto che è il momento giusto”, ha commentato Zoeggeler, che per lo sport dello slittino e per l’Italia è stato un vero fuoriclasse; e ora che sta per arrivare alla soglia dei 41 anni ha stabilito di concludere il suo percorso in azzurro dopo tanti successi e tante vittorie. Il Cannibale di Merano è stato l’unico atleta italiano a vincere sei medaglie consecutive nelle gare olimpiche e, proprio in seguito all’ultima vittoria alle Olimpiadi di Sochi quest’anno, ha iniziato a riflettere sulla fine della sua carriera sportiva.

Armin Zoeggeler, lo slittinista italiano annuncia il ritiro dalle gare
Armin Zoeggeler, lo slittinista italiano annuncia il ritiro dalle gare

Armin Zoeggeler, il campione di slittino si ritira – Un passo importante generato dall’istinto e da tante riflessioni: “Volevo essere sicuro al 100% che ciò non fosse dettato dall’emozione”, ha affermato lo sportivo del Trentino Alto-Adige. La notizia dell’addio alle gare del campione di slittino è stata data direttamente tramite le sue stesse parole in una conferenza stampa convocata a Milano. Zoeggeler è intervenuto, di fronte ai giornalisti, in divisa da carabiniere, cioè il gruppo sportivo per il quale in questi anni ha gareggiato. “Dopo Sochi mi sono preso qualche mese di tempo per riflettere, ho parlato con la mia famiglia, con i carabinieri, la Fisi, il Coni e naturalmente con miei allenatori. Alla fine la decisione l’ho presa da solo”, ha spiegato l’atleta italiano.

In tutti questi anni il peso dell’età non è mai stato un problema, anzi Zoeggeler ha sempre partecipato alle competizioni, assicurando sempre buone prestazioni e la possibilità di portare a casa una medaglia; anche se, durante il suo discorso in conferenza, l’altoatesino ha rivelato che aveva già pensato all’addio, qualche stagione fa. Sì proprio così all’incirca due anni fa in seguito a dei problemi fisici, legati a dei dolori alla schiena (che non gli permisero di partecipare ai Mondiali) iniziò a riflettere su un eventuale ritiro. Per fortuna per la sua carriera, e la causa azzurra lo sportivo decise all’epoca di non lasciare e, infatti, la sua forza ha portato all’ennesima medaglia olimpica: così nelle sei medaglie vinte, ci sono stati due ori (Salt Lake City nel 2002 e Torino 2006), un argento (nel 1998 a Nagano) e tre bronzi (nell’ordine Lillehammer 1994, Vancouver 2010, Sochi nel 2014). Dal suo esordio a oggi, quindi dal 1989, ha ottenuto tantissimi successi, e in venticinque anni di carriera, ha conquistato cinquantasette vittorie, ventisei secondi posti, venti terzi posti in Coppa del Mondo e tanti altri risultati importanti a livello europeo, confermando più volte di essere il re incontrastato e ammirato dello slittino.
“Ora sono impegnato come responsabile nella ricerca e sviluppo di materiali nella collaborazione fra Coni, Ferrari e Fisi. I miei sogni? Boh, ho degli obiettivi ma ora non posso anticiparli. Il sogno è creare una squadra che vinca medaglie ai Mondiali, in coppa del Mondo e alle Olimpiadi. Guardare sempre avanti senza fermarsi mai: questo è il mio istinto e finché lo avrò lavorerò come un matto”, ha affermato il campione . Oggi che chiude la sua attività, nel discorso di commiato Zoeggeler non ha nascosto  una voce rotta dall’emozione, ma ha voluto dire basta anticipando l’età che avanza; così nel suo futuro, da questo momento, ci sarà la speranza di diventare un giorno commissario tecnico della disciplina, che lo ha fatto salire sul tetto del mondo, per insegnare ai prossimi atleti il suo motto: “Disciplina, voglia e passione”.

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