Stefano Dionisi: Un prete diviso tra spiritualità e fisicità in “La Madre”

Presentato in anteprima assoluta al Festival di Taormina arriva il 10 luglio al cinema La Madre nuovo lavoro di Angelo Maresca che verte sul rapporto, oppressivo, tra una donna e suo figlio prete. Tratta dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda, il film tocca tematiche contrapposte che vanno dal fanatismo religioso alle tentazioni della carne. Protagonisti del lungometraggio sono la musa di Pedro Almodovar, Carmen Maura e Stefano Dionisi.

Stefano Dionisi intervista
Stefano Dionisi intervista

Stefano chi è Paolo, il personaggio che interpreti in questo film?
Paolo è un prete che vive intensamente la religione e la Chiesa ma nello stesso tempo è schizofrenico con il suo corpo è diviso tra spiritualità e fisicità quindi aiuta le persone, serve messa e porta a termine ogni sua mansione spirituale ma nello stesso tempo ha un’insofferenza fisica che lo porta ad avere un rapporto con una donna estremamente sensuale.

Chi è, invece, La Madre che da il titolo al lungometraggio?
La Madre è il personaggio femminile protagonista interpretato da Carmen Maura, un’attrice straordinaria, che è donna ossessiva e così presente che condiziona la vita di Paolo sin da bambino obbligandolo ad andare in seminario per problemi economici molto seri.

Come è stato recitare in un ruolo così forte come quello di un prete oppresso dalla madre e dalle tentazioni della carne?
Fede e senso di colpa sono gli elementi fondamentali del mio personaggio, così come di tutto il film. È un personaggio che parla attraverso i silenzi, per comunicare quello che non riesce ad esprimere con le parole. L’intero senso de La madre va ricercato nei simbolismi, nei sotto testi; non ci sono scene o dialoghi clou che risolvono il film, i significati vanno ricercati nel non detto e nell’ atmosfera di attesa che caratterizza la pellicola.

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