Il 18 settembre uscirà nelle sale italiane il nuovo film di Giulio Manfredonia “La Nostra Terra”, diistribuito da Visionaria e Videa, con Maria Rosaria Russo, Sergio Rubini e Stefano Accorsi. Nel film, che racconta una storia ispirata alle esperienze delle cooperative nate sulle terre confiscate alle mafie in molte zone d’Italia, l’attrice Maria Rosaria Russo interpreta la bella e determinata Rossana. Mamma di due bambini e moglie da sei anni di Giulio Manfredonia (il “suo” regista), arriva al suo primo ruolo da protagonista dopo una lunga carriera costellata di film per il cinema (Amore bugie e calcetto, Si può fare, Tutto tutto niente niente) e fiction per la televisione (I Liceali, Fratelli Detective, Nemici amici). Una gavetta lunga, grazie alla quale adesso è pronta per mostrarsi al pubblico nel suo primo ruolo da protagonista.
La Nostra Terra è la storia di una strana antimafia, fatta piantando pomodori. E di qualcosa che viene prima: la terra. Quella che ci ospita, ci nutre e ci seppellisce.
Trama – Nicola Sansone è proprietario di un podere nel Sud Italia che viene confiscato dalla Stato e assegnato a una cooperativa, che però non riesce – per celati o dichiarati boicottaggi – ad avviare l’attività. Per questa viene mandato in loro aiuto Filippo (Stefano Accorsi), un uomo che da anni fa l’antimafia lavorando in un ufficio del Nord, e quindi impreparato ad affrontare la questione “sul campo”. Numerosi sono gli ostacoli che Filippo incontra, e spesso deve resistere all’impulso di mollare tutto: lo trattengono il senso di sfida e le strane dinamiche di questa cooperativa di insolite persone cui inizia ad affezionarsi, in particolar modo Cosimo (Sergio Rubini) l’ex fattore del boss e Rossana, la bella e determinata ragazza che forse ha un passato da riscattare. In un ribaltamento di ruoli, tra sabotaggi e colpi di scena, non appena le cose iniziano ad andare quasi bene, al boss Nicola Sansone vengono concessi i domiciliari.
Riuscirà l’antimafia a trionfare?