Il grande ritorno di Alessandra Ferri a Roma. La stella della danza mondiale debutta all’Auditorium con Evolution

Royal Ballet di Londra, American Ballet Theatre di New York, La Scala di Milano, sono questi fra i palcoscenici più importanti che hanno avuto l’onore di essere calcati da una delle maggiori ballerine del nostro tempo. Musa di coreografi come Kenneth McMillan, Wayne McGregor, interprete ineguagliabile di ruoli drammatici, Alessandra Ferri torna a Roma dopo una lunghissima assenza con Evolution, spettacolo prodotto e distribuito da International Music and Arts, Daniele Cipriani Entertainment, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e con il sostegno di Invitalia, in scena alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Roma il prossimo 30 luglio.

Alessandra Ferri Evolution all'Auditorium Parco della Musica

Evoluzione, crescita, rinascita, sono questi i temi di  uno spettacolo in cui la Ferri svelerà attraverso la sua bellezza oggi più morbida e consapevole,  i segreti più nascosti  dell’anima di un’artista. Con Evolution, la splendida etoile,  ci racconterà come la ripresa del suo cammino teatrale abbia coinciso con la totale presa di coscienza del suo destino di danzatrice.

Lo spettacolo non vuole però mostrarci solo il percorso di un’artista, ma ci parlerà anche dell’ evoluzione di un’arte. Che altro non è che il cammino della stessa vita.

Ad accompagnare Alessandra Ferri in questo nuovo viaggio creativo ci sarà Herman Cornejo, Principal dancers dell’American Ballet Theatre e uno dei più esaltanti ballerini di oggi, che accanto ad Alessandra è sempre più stimolato a seguirne la ricerca artistica e interpretativa. Insieme ad Alessandra e Herman ci saranno anche alcuni straordinari danzatori di varia estrazione, tra cui, provenienti da compagnie classiche e moderne di punta, Tobin del Cuore, Craig Hall, Daniel Proietto , Jonathan Alsberry, William Briscoe, Jonathan Fredrickson, Jeremy Jae Neal e Johnny McMillan. Diversissimi tra di loro, ma uniti dalla medesima visione della danza.

I coreografi coinvolti in questo raffinato progetto rappresentano sia l’Europa che il Nord America e hanno contribuito all’evoluzione della danza negli ultimi sessant’anni:  Frederick Ashton, Lar Lubovitch, Twyla Tharp, Angelin Preljocaj, Christopher Wheeldon, nonché di dancemakers di ultima generazione come Aszure Barton, Alejandro Cerrudo e Alan Lucien Øyen, Kate Skarpetowska.

Le musiche sono di Wolfgang Amadeus Mozart, Georg Friedrich Händel, Serghei Rachmaninoff, Arvo Pärt e Curtis Macdonald ma si riconosceranno anche canzoni rese celebri da Frank Sinatra, Dean Martin e Nina Simone.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.