Attore, cantante e compositore italiano, Attilio Fontana, dal palco di Tale e Quale Show in cui si è confermato campione della passata edizione, a distanza di sei anni dal suo primo album “A” del 2008, presenta “FORMAGGIO”, il nuovo album dai “colori caldi e inaspettati, che dà grande spazio di espressione alla virtuosistica band composta da Franco Ventura alle chitarre, Luca Pirozzi al contrabasso e basso elettrico, Salvatore Corazza alla batteria e percussioni e Ettore Gentile al Pianoforte”.
E’ appena uscito il videoclip del brano “Dove Sta“, contenuto nel nuovo album. Dove sta è la biografia di una generazione, classe ’74, quella di Attilio. Un vero e proprio elogio al ricordo, un pezzo nostalgico che parte dal ritrovamento di una scatolina che riporta a valanga milioni di ricordi di un’infanzia passata troppo in fretta, per tutti. Il focus scorre su gesti che ci accomunano tutti, come lo “scoppiare” le merendine, il bottone dietro il Big Jim o le tette nude della Barbie. Una ninna nanna, una filastrocca, una canzone di cristallo, accompagnata da un video, capolavoro dipinto a mano da Gabriel Zagni, che ci riproporrà Attilio come astronauta e che disegna a mano un’Odissea 2001 reinventata, portando la fantascienza più alta sulla punta di un pennello.
L’album Formaggio racchiude il mondo musicale di Attilio Fontana, un viaggio nuovo, pieno di nostalgia e d’ironia al tempo stesso, sia nei suoni che nelle parole. I testi, oltre a raccontare storie attraverso ideali immagini, sono spesso stretti in spazi metricamente veloci, come se le parole fossero tanti mattoncini di lego da assemblare durante l’ascolto con la propria fantasia.
Le parole si trasformano in racconti e ci accompagnano passo dopo passo, con quella magia simile al momento in cui si vede apparire, in assolvenza, un’immagine nel foglio fotografico dentro a una camera oscura.
Numerosi sono gli omaggi ai grandi maestri della musica contemporanea, come la Tosca di Lucio Dalla, i motivi di Rino Gaetano o il mondo rarefatto di Rodari.
L’album è prodotto, scritto e arrangiato insieme a Franco Ventura, chitarrista con cui da dieci anni Attilio ha un sodalizio artistico. In questo disco, in cui il computer ha giusto avuto il solo compito di “registratore”, hanno collaborato musicisti importanti come Ettore Gentile al pianoforte, Luca Pirozzi al contrabbasso e al basso elettrico, Salvatore Corazza alla batteria, Clemente Ferrari ai pianoforti elettrici e hanno prestato il loro contributo Massimiliano Dedo ai fiati e Paolo Innarella al flauto e al sax soprano.
Un disco con tre anni di gestazione e di scrittura e con quasi un anno di lavoro in studio, dove ogni canzone è stata montata e pensata come dentro una moviola analogica, tra forbici e pezzi di pellicola musicale, tutta rigorosamente suonata senza l’uso di sintetizzatori.