Renato Zero partecipa all’Ice Bucket Challenge

E’ passata quasi in silenzio la sua partecipazione alla doccia di ghiaccio a favore della Sla, ma Renato Zero, nome d’arte di Renato Fiacchini, è un cantautore, showman, ballerino, produttore discografico, che, come sempre riesce a stupire tutti e ribaltando la ormai famosa doccia fredda che, con lui diventa una doccia di coriandoli con un naso rosso da clown e il giornale Le Figaro in mano, per l’#IceBucketChallenge a favore della SLA, non ha deluso i suoi fans sicuri che, non si sarebbe mai sottratto ad un impegno sociale come questo.

Renato Zero accetta la sfida Ice Bucket Challange, doccia di coriandoli e naso da clown
Renato Zero accetta la sfida Ice Bucket Challange, doccia di coriandoli e naso da clown

Renato ci ha abituati a vederlo sempre in prima linea quando si tratta di aiutare gli altri. Il grande artista sfida e invita in maniera scherzosa a fare la stessa cosa personaggi del calibro di Mina, Sofia Loren e il nostro presidente Giorgio Napolitano. Con la sua grazia e ironia può permettersi tutto ed eravamo sicuri che avrebbe partecipato a questa iniziativa lanciata dalla politica e dallo spettacolo a livello internazionale coinvolgendo personaggi del calibro di Bill Gates. L’obiettivo è nobile: raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla. Per chi ancora non conosce bene la malattia, la SLA ovvero Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale, ovvero quelle cellule che consentono i movimenti della muscolatura volontaria. È una morte graduale delle cellule che degenerano nel corso degli anni e che porta purtroppo a un lento ma inesorabile calvario che però ti lascia vigile fino alla fine. La mente resta attiva ma è come se fosse in una prigione dalla quale non riesce a uscire. Fino ad oggi non ci sono cure ma solo dei pagliativi per rallentare il processo di morte delle cellule. Il 21 settembre è, in Italia, la giornata nazionale della Sla, con iniziative per raccogliere fondi e comunicare informazioni sulla malattia. Partecipiamo in tanti mi raccomando…

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