Stefano D’Orazio lasciando temporaneamente i suoi compagni, forse aveva preannunciato quello che il resto del gruppo aveva intenzione di fare. Fermarsi per 2 anni, e progettare il grande ritorno dei Pooh per la festa dei loro “50”anni insieme. Mezzo secolo di musica, di amicizia e di tour interminabili. Come gli ultimi 200 palchi su cui sono saliti da quando Stefano se n’è andato. Il gruppo continuerà a suonare in Polisinfonica nelle principali città Italiane come Milano etc. Ma i concerti si fermeranno per dar posto alla creatività, all’originalità ed alle idee che serviranno per una grande festa tra circa 2 anni equalche mese.
Un evento determinante potrebbe anche essere stato l’improvvisa scomparsa del loro collaboratore, definito il quinto Pooh: Valerio Negrini morto il 3 gennaio scorso a Trento all’età di 66 anni in seguito ad un infarto. Valerio Negrini è stato per tutta la storia dei Pooh un collaboratore fisso, prima come batterista, poi come autore dei testi. Sue le parole di alcuni dei principali successi della band, brani entrati senza dubbio nell’immaginario collettivo italiano: “Pensiero”, “Piccola Katy” e “Tanta voglia di lei”. Negrini è stato uno dei fondatori della band, all’interno della quale suonava la batteria e partecipava alle voci. Nel 1971 lasciò però il ruolo di batterista a Stefano D’Orazio, dedicandosi esclusivamente alla scrittura dei pezzi e alternandosi, anche in questo caso, sempre con D’Orazio. Arriverderci Pooh nel 2016.