Marco Materazzi racconta la sua esperienza nel mondo del calcio

Terminato il Campionato di Serie A, ora l’attenzione degli appassionati di calcio si sposta sui Campionati del Mondo in Brasile, una competizione che da sempre ha il suo fascino. Nel giorno del primo raduno ufficiale a Coverciano dei preconvocati di Cesare Prandelli, non poteva mancare il commento di Marco Materazzi, uno dei Campioni del Mondo 2006 della squadra di Marcello Lippi che ha battuto in finale ai rigori la Francia di Zinèdine Zidane, protagonista in quell’occasione di uno spiacevole quanto famoso episodio. La testata rifilata dal francese in pieno petto proprio a Marco Materazzi con cui ebbe uno scontro verbale. E’ un Marco Materazzi che parla a ruota libera alla “Gazzetta dello Sport”: la Juventus di Antonio Conte neo Campione d’Italia, la “sua” Inter, l’Italia ai prossimi Mondiali in Brasile sono i temi passati in rassegna e sui quali ha detto la sua l’ex interista. L’ex difensore si è complimentato con la Juventus, fresca della conquista del terzo scudetto consecutivo e del record dei punti ottenuti in campionato.

Marco Materazzi e il mondo del Calcio
Marco Materazzi Mondiali 2014

E’ convinto che il merito del successo della squadra bianconera abbia un solo nome: Antonio Conte. “Bisogna togliersi il cappello e fare i complimenti alla Juventus perchè forse 102 punti penso sia un traguardo impossibile da battere in futuro“. E proprio sull’allenatore bianconero impazza il calciomercato. Manca molto all’apertura ufficiale ma già iniziano a circolare le prime voci su un suo presunto addio e a tal proposito Materazzi ha le idee ben chiare: ” Da tifoso interista spero che Conte lasci la Juve. Perderebbero un grande“. Passa poi ad analizzare la stagione, non troppo entusiasmante dell’Inter, squadra nella quale ha militato dal 2002 al 2011. Sono stati dieci anni ricchi di soddisfazioni che l’hanno portato a giocare complessivamente 301 partite e a vincere 15 trofei. Ma su tutti, gli anni del triplete sono quelli che hanno emozionato di più Materazzi consapevole che sarà difficile ripetere quell’impresa: “E’ tornata in Europa dopo un anno di assenza dalle coppe. Il valore dei giocatori sicuramente non è quello del passato e adesso sarà cambiato ulteriormente l’organico. Non ci saranno più i giocatori del triplete, ma non ci saranno neanche i dirigenti del triplete“, sottolinea Materazzi proprio a confermare che in quegli anni il successo fu di tutta l’Inter, squadra e società. Ha concluso dicendo la sua opinione sulla Nazionale Italiana impegnata in Sud America dal prossimo giugno: “Prandelli negli ultimi quattro anni ha lavorato su un’ideologia di gioco diversa dalla nostra, che ci aveva portato a vincere un Mondiale, però è arrivato secondo due anni fa dietro ai marziani della Spagna agli Europei e adesso va a giocarsi un Mondiale con una buona squadra, con tre fenomeni che sono De Rossi, Pirlo e Buffon. Giuseppe Rossi può dare entusiasmo: uno che si è rotto diverse volte il ginocchio e che per poco non se lo rompe nuovamente alla vigilia del Mondiale, ma fa di tutto per recuperare, penso che possa dare entusiasmo e qualità“. Sul codice etico aggiunge: “E’ una regola che ha messo Prandelli e decide lui“. Infine un consiglio che vuole essere di buon auspicio alla squadra azzurra: “Penso che l’Italia al Mondiale debba pensare innanzitutto a superare il girone perchè noi italiani la maggior parte delle difficoltà ce le abbiamo proprio in quella fase. Soprattutto la prima partita sarà delicata contro l’Inghilterra perchè chi perde, o chi non vince, può considerarsi quasi fuori. Se passiamo il turno possiamo andare fino in fondo“.

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