Lutto per l’atletica leggera: è morta Annarita Sidoti

Grave lutto per l’atletica italiana: ci lascia a soli 45 anni Annarita Sidoti. Nata a Gioiosa Marea (Messina) il 25 luglio 1969, è stata un importante simbolo ed icona della marcia in Italia. Durante i suoi anni da professionista è stata un punto di riferimento per la nazionale di atletica leggera che con la sua presenza ha vissuto il periodo di maggior competività e gloria.

L'atleta italiana Annarita Sidoti è morta, stroncata da un tumore
L’atleta Annarita Sidoti è morta, stroncata da un tumore

Ci lascia la marciatrice italiana Annarita Sidoti

Della splendida atleta si ricordano quarantesette presenze in azzurro, tre partecipazioni olimpiche e sei mondiali. Campionessa mondiale sulla pista di Atene nel 1997 nei 10 km di marcia, Annarita Sidoti è stata inoltre per ben due volte campionessa europea, a Spalato nel 1990 a soli 21 anni ed a Budapest otto anni dopo, sempre sotto la guida del suo storico allenatore Salvatorino Coletta, con il quale ha condiviso tutti i suoi successi.

La salutano nel dolore le compagne di squadra, che con lei avevano condiviso dolori e tante gioie. Il ricordo resta indelebile nel cuore di chi ha percorso con lei un po’ di quella magica pista, che tante soddisfazioni le ha regalato, e negli spettatori ammiranti che da casa seguivano i suoi passi e goiavano delle sue importantissime imprese,che nessuno potrà dimenticare.

Si è spenta dopo aver combattuto per oltre 5 anni un tumore cerebrale. Non ha mai mollato, nonostante la malattia non ha mai smesso di sorridere, contagiando tutti gli altri con il suo ottimismo, portando sollievo a tutte le persone sofferenti come lei. Un raggio di sole che donava felicità e speranza a chiunque avesse il privilegio di incontrarla. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo dello sport.
Il nostro pensiero va ai suoi tre figli, i piccoli Federico, Edoardo e Alberto, ci stringiamo con loro nel dolore, condivivendo una preghiera per la loro dolce ed indimenticabile madre.
Un’eccellente atleta, una donna straordinaria ma soprattutto una grande mamma. Orgoglio sportivo dell’Italia che mai potrà dimenticare questa donna, anzi questa combattente così valorosa, che ricorderemo sempre con il sorriso e con grande ammirazione.

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