Ligabue aveva sempre lasciato intendere che Mondovisione era un album molto misto: spazio ai sentimenti, all’intimità certo ma anche molta attenzione all’attualità e alla politica, ed è all’insegna di questo che si è aperta la prima tappa di Mondovisione allo Stadio San Siro di Milano. “Expo, Mose e poi?, questa la scritta provocatoria che è apparsa sul maxi schermo. D’altronde “Il sale della terra” e “Il muro del suono”, ultimo singolo in rotazione per la radio, hanno fatto capire chiaramente che Liga, come molti italiani, non ci sta più e non vuole star zitto ma dare voci alla loro anima
E’ proprio il muro del suono, come all’Olimpico, ad aprire il concerto del rocker di Correggio, mentre intanto sul maxi schermo aleggia la scritta: “Ogni storia è riscritta in economia/con i pitbull mollati a sbranare per strada/e coi padroni che stanno fumando/chi doveva pagare non ha mai pagato l’argenteria”, versi della canzone che dicono molto e dove c’è tutto Ligabue.
Altro sold out, altro successo, alle migliaia e migliaia di persone hanno infuocato con il loro entusiasmo la serata: Ligabue ha offerto un vero e proprio show, a base di musica ma anche di coreografie, balletti ed effetti speciali. Scommettiamo che di queste tappe una diventerà un concerto da godersi comodamente a casa in dvd, per far sognare chi c’era e chi non c’era.
Oltre ai pezzi nuovi non potevano mandare le classiche come “Piccola Stella senza cielo”, “Non è tempo per noi” e “Balliamo sul mondo”. Decima volta a San Siro per Luciano Ligabue, e con stasera sarà l’undicesima. I tempi però si vede che sono cambiati perchè Liga ha ceduto anche lui alla febbre dei social: scatta foto per i fan, si concede a qualche selfie, che si aggiungono alle emozioni in tempo reale condivise tra i fan. Ci scappa persino il tweet di Lorella Cuccarini, che scrive: “Il cerino sfregato nel buio fa più luce di quanto crediamo c’è qualcuno che può rompere il muro del suono!Unico @ligabue #mondovisionetour.