L’annuncio ai fedeli è stato dato da monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica, intorno alle 16.00 dall’altoparlante installato nel piazzale antistante l’entrata principale del policlico dove era stato allestito anche un maxi schermo. Immediata la delusione dei malati, del personale che da giorni partecipava alle procedure di sicurezza , degli studenti della facoltà, dei media appostati da ore con macchine fotografiche sotto il sole cocente ed i tanti fedeli giunti con la speranza di partecipare alla solenne cerimonia che vedeva il Santo Padre in visita al Policlinico Gemelli in occasione del 50° di fondazione e la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.
La messa è stata celebrata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Toniolo, ente promotore della Cattolica, che nell’omelia ha riportato il discorso del Pontefice preparato per l’occasione: “La fedeltà di Dio ci insegna ad accogliere la vita come avvenimento del suo amore e ci permette di testimoniare questo amore ai fratelli in un servizio umile e mite. È quanto sono chiamati a fare specialmente i medici e il personale paramedico in questo Policlinico. Qui, ciascuno di voi porta ai malati un po’ dell’amore del Cuore di Cristo, e lo fa con competenza e professionalità”.
Negli scorsi anni avevano visitato il Gemelli Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Giovanni XXIII. Quest’ultimo ha avuto un legame speciale con la sede di Roma dell’Università Cattolica: fu lui il 5 novembre del 1961 a presenziare all’inaugurazione e a benedire la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’ateneo che precedette di tre anni l’apertura ufficiale del Policlinico dedicato al fondatore della Cattolica, Padre Agostino Gemelli.