Coronavirus, quali i ceppi che circolano in Italia?

Covid.Tra i vari ceppi, sicuramente uno è arrivato dalla Germania, l’altro è più simile a quello di Wuhan. Il virus presente nel nostro Paese è il famoso B1, arrivato da Shanghai attraverso la Germania. Ciò non esclude che è stato trovato anche il lignaggio (lineage) B, più simile al progenitore di Wuhan. 

Covid: ceppi “a” e “b” dove in Italia?


Covid: Come è possibile che siano stati veicolati più ceppi? Una possibile risposta arriva da uno studio promosso dalla Fondazione Cariplo e realizzato da ricercatori dell’Ospedale Niguarda di Milano e del Policlinico San Matteo di Pavia. Afferma Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma (già direttore della Medicina di laboratorio a Niguarda) «Abbiamo analizzato le sequenze virali di 350 pazienti — Lo studio ci ha permesso di identificare due catene di trasmissione virale: la A, più rapida nell’espandersi, si è diffusa nel nord della regione (Bergamo, Alzano, Nembro). La B ha caratterizzato l’epidemia del sud (Lodi e Cremona). Le differenze che abbiamo identificato tra i ceppi del virus sono minime: 7 mutazioni su un totale di circa 30mila basi di genoma virale. Questo offre delle speranze in merito alla possibilità di arrivare a un vaccino. I coronavirus, per le loro caratteristiche biologiche, variano poco. C’è però un problema: l’infezione da Covid porta alla produzione di anticorpi, ma non sempre genera un’immunità neutralizzante efficace».

Covid: “Non si può ancora stabilire con un test quanto è contagioso un paziente”


La nascita di nuovi focolai da cosa è determinata? «L’80% delle infezioni è causata da superdiffusori asintomatici — sottolinea Galli —mentre la maggior parte dei positivi attuali trasmette il virus poco e male. Purtroppo non abbiamo un test che possa stabilire quanto è contagioso un paziente».

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