E’ uscito il 14 novembre 2013 ed è certamente tra i film più amati tra quelli presentati al Festival di Cannes 2013: parliamo di “Venere in Pelliccia”, il nuovo film firmato dal premio oscar Roman Polanski che dopo il successo del suo “Carnage” dirige propria sua moglie Emmanuelle Seigner, protagonista assoluta della pellicola insieme a Mathieu Amalric. Ispirato alla pièce teatrale di David Ives, i protagonisti sono un regista e un’attrice che si sfidano a mettere in scena proprio “Venere in Pelliccia”, pièce che si incentra sullo sviluppo di un amore sadomasochista.
Nasce così una sfida tra regista e attrice, tra uomo e donna in un gioco di ruoli, un gioco di parti che si scambiano per cercare di capire il senso profondo del testo scoprendo le pulsioni dei personaggi e la voce dell’autore che vi è dietro. Una sfida nel cogliere le possibili suggestioni di un testo e le sue tante possibili lettura, parlando di sadomaso, sesso e soprattutto amore che si esprime nelle forme sottili del dominato e del dominatore.
Seguendo la poetica dei suoi precedenti lavori, Polanski decide di lavorare per sottrazione: riduce la trama, riduce i personaggi come il più stimolante dei giochi teatrali ed è qui che nasce la sfida di riuscire a tenere incollato lo spettatore alla poltrona giocando con pochi elementi che però stimolino costantemente l’attenzione. Un regista che nonostante l’età ama sempre proporre qualcosa di nuovo e di diverso al pubblico e a se stesso, senza lasciarsi mai intimidire e stimolando la propria immaginazione per stupire lo spettatore.
Per chi ha voglia di lasciarsi sorprendere, ama il genio Polanski e va al cinema per vedere qualcosa di diverso allora “Venere in Pelliccia” è il film che fa al caso vostro.