Golden Globes: L’Italia delude, trionfa il film “The Social Network” (video)

La cerimonia dei Golden Globes si è svolta al Beverly Hills Hotel, l’evento è considerato l’anticamera degli Oscar che premia i migliori film e programmi televisivi dell’anno, vedi video youtube. Deludente l’Italia con “Io sono l’amore” di Guadagnino, battuto dal danese “Un mondo migliore” come miglior film straniero. Trionfo di “The Social Network” , miglior film drammatico, regista, sceneggiatura e colonna sonora, “The Fighter“, con Christian Bale, miglior attore e Melissa Leo miglior attrice non protagonista. Miglior attrice drammatica è Natalie Portman per “Black Swan”.

Ci sono voluti nove giorni per l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences per proclamare i Candidati agli Oscar, la cui cerimonia si svolgerà il 27 febbraio dal Kodak Theater di Hollywood.
Christian Bale ha aperto la serata vincendo la statuetta per il migliore attore non protagonista, per “The Fighter“, dramma sul mondo della boxe che ha visto premiata anche Melissa Leo come miglior attrice non protagonista.
Il film sulla nascita di Facebook, “The Social Network“, ha portato a casa il premio più importante, quello per il miglior film drammatico insieme ai Golden Globes per il miglior regista, David Fincher, per miglior sceneggiatore e per la migliore colonna sonora.
I ragazzi stanno bene“, film indipendente che racconta la crisi di una coppia lesbica e della loro non convenzionale famiglia, ha vinto la statuetta per la migliore commedia e ha visto Annette Bening vincere fra le attrici brillanti, battendo la sua stessa collega Julianne Moore.


Colin Firth ha vinto il premio per il migliore attore drammatico per la sua interpretazione di re Giorgio VI in “Il discorso del re“, ringraziando la moglie italiana Livia “senza la quale la giornata non ha senso”, mentre Natalie Portman ha vinto nella analoga categoria femminile per la sua interpretazione di una ballerina psicopatica in “Black Swan“, film che ha portato molta fortuna all’attrice: sul set del thriller di Darren Aronofsky, infatti, ha conosciuto il coreografo Benjamin Millepied, ora suo compagno di vita e padre del bimbo che l’attrice porta in grembo.


Fra gli attori brillanti, ha vinto Paul Giamatti per “La versione di Barney”, lasciando a bocca asciutta Johnny Depp, forte di due candidature, per “Alice nel paese delle meraviglie” e “The Tourist”.
Per la televisione (i giornalisti dell’Hfpa premiano anche i protagonisti del piccolo schermo), trionfo di “Glee“, migliore serie brillante che ha visto premiati anche Jane Lynch e il giovane Chris Colfer, migliori attori non protagonisti fra le commedie.
Premio alla carriera a Robert De Niro, al quale il pubblico ha dedicato una standing ovation, accordata anche a Michael Douglas per aver affrontato e vinto la sua recente battaglia contro il cancro. “Ci deve essere una maniera più facile per avere una standing ovation”, ha detto l’attore, che ha presentato il premio per il migliore film drammatico.


Standing ovation anche per un’altra icona di Hollywood, Al Pacino, che ha vinto il premio per il migliore attore per una miniserie tv, “You don’t know Jack“, in cui interpreta il dottor Jack Kevorkian, conosciuto come il dottor Morte, per la sua pratica dell’eutanasia.
Due Globes infine sono andati a “Boardwalk Empire“, serie drammatica creata dalla rete via cavo Hbo sul’epoca del proibizionismo. A Steve Buscemi, che ne è protagonista, è andato il premio per il migliore attore di una miniserie.

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