Molto atteso e molto seguito il red carpet di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani alla Festa del Cinema di Roma. Con il loro docu-film Registro di Classe i due registi hanno portato all’attenzione del grande pubblico l’evoluzione del sistema scolastico e la sua differente conformazione nel passato rispetto a quella odierna. Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, addetti al montaggio del prodotto, hanno voluto dipingere un affresco realistico di questo mondo, della sfera scolastica com’era, com’è e come potrebbe essere in futuro. Ma tutti parte da questo primo capitolo, dalla ricostruzione che Registro di classe – libro primo 1900-1960 fa appunto di quegli anni e di ciò che voleva dire andare a scuola al tempo.
Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani analizzano la scuola del passato
“Io non posso dire come sarà la scuola di domani, posso solo dirvi che sarà diversa da quella di ieri e di oggi. Credo siamo sulla strada buona, scorrendo la storia vediamo ci sono stati progressi enormi. Un unico neo che si è perpetrato nel tempo, ovvero di chiamare la scuola ‘dell’obbligo’: in realtà si dovrebbe chiamare ‘scuola del diritto’, perchè chi non è andato o non va a scuola è perchè non poteva o non può andarci“, ha detto Amelio, fiero del suo lavoro d’analisi e critica, sfociato in uno dei titoli più importanti della Festa del Cinema di quest’anno. Si guarda al passato con l’intento di rivolgersi al futuro, dunque, con questo progetto a metà strada tra una convenzionale pellicola e un classico documentario.
Registro di Classe: già in lavorazione la seconda parte del docu-film
Il secondo “volume” dell’opera Registro di Classe è già in lavorazione e tratterà l’arco temporale scolastico dagli anni ’70 ai giorni nostri. Continueremo a sentir parlare di questi due registi, dunque, la cui collaborazione sta dando i suoi meritati frutti. E’ insieme che Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani attraversano il red carpet. Lui vestito con completo nero e camicia bianca, senza cravatta, con uno stile elegante ma anche semplice. Lei, invece, ha optato per uno stile orientaleggiante, con il vestito rosa fittamente decorato, lo scialle e la piccola pochette rossa. In loro compagnia anche Piera Detassis, critica cinematografica e giornalista italiana, con il suo outfit total black spezzato solo dai colori della borsetta a tracolla. Grandi sorrisi e grandi applausi per loro, decisamente promossi sul tappeto rosso.