Cinema news 2013 – Il comico Enrico Brignano è il protagonista del film commedia, dall’11 aprile in tutte le sale cinematografiche, con “Ci vediamo domani“, opera prima di Andrea Zaccariello e da lui scritta insieme a Paolo Rossi. Gli fanno da spalla, con un minutaggio di gran lunga inferiore al suo, Francesca Inaudi e Ricky Tognazzi.Alla sua seconda prova, Andrea Zaccariello offre finalmente a Enrico Brignano un ruolo che non è solamente comico e, in un film che strizza l’occhio alla black comedy, ci insegna che la più grande forma di libertà è non avere nulla. A un cast di professionisti, il regista affianca dei non attori ottuagenari portatori di spontaneità e di poesia.
Trama – Brignano nelle vesti di Marcello Santilli, un quarantenne in continua ricerca di una svolta lavorativa, separato dalla moglie (Inaudi), è un padre poco presente. Amante della cucina, vorrebbe aprire un ristorante, ma una mossa sbagliata lo porta invece a indebitarsi e a essere pressato da un ambiguo direttore di banca (Tognazzi). Una frase ascoltata un giorno in un bar gli dà però l’illuminazione: “In tempo di crisi la gente fa solo due cose: mangia e muore“. Se non può aprire il ristorante, allora la strada giusta è aprire un’agenzia di pompe funebre (pensa). E quale migliore luogo per tale attività se non il fantomatico paese di Pietrafrisca, il centro abitato con la popolazione più anziana d’Italia? Santilli (anche chiamato Santillo) si trasferisce in questo angolo di Puglia, dove il tempo sembra fermarsi… nel vero senso della parola. La morte, lì, sembra proprio disinteressarsi agli arzilli vecchietti locali. Lì, non si muore.
Ci vediamo domani è tutt’altra cosa, non suscita la voglia irrefrenabile di alzarsi dalla poltroncina e trascorrere il tempo in modo migliore. Il film di Zaccariello, pur lontano dagli esempi migliori di commedia all’italiana, riesce a essere abbastanza godibile e concede risate, frequenti scene curiose e non scontate, e anche qualche momento di riflessione. Spassose sono le sequenze in cui Santilli/Brignano, a Pietrafrisca, per trovare il segnale per telefonare al cellulare, si reca in un posto sperduto frequentato da una sorridente prostituta.