Calabretta, Gregoraci, Morise, Andreatti: Tanti vip a favore della prevenzione

Aumentano, secondo un recente rapporto, i tumori diagnosticati ogni anno in Italia, ma crescono parimenti anche le guarigioni. Le stime relative al 2013 prevedono 366 mila nuove diagnosi di cancro (erano 364mila nel 2012), ma oggi sono 2 milioni e 800 mila gli italiani che vivono con una precedente diagnosi di tumore (vent’anni fa nel 1993 erano 1 milione e cinquecentomila). Un risultato incoraggiante determinato soprattutto da diagnosi precoce e nuove cure. Assieme a esse, un altro elemento da sempre ritenuto fondamentale nella lotta al cancro è la prevenzione, tornata in primo piano in questi giorni grazie a una nobile iniziativa. Da un’idea di Cataldo Calabretta, avvocato civilista, docente di Diritto dell’Informazione e legale di molti volti noti dello star system italiano, nasce REGALATI LA PREVENZIONE: campagna d’informazione volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nella lotta ai tumori.

Campagna d'informazione Regalati la prevenzione
Tanti vip a favore della campagna Regalati la prevenzione

[quote type=”medium” align=”justify”] Durante il periodo natalizio, il dono più utile che possiamo fare a noi stessi e a chi ci è accanto è quello di volerci bene. Per questo motivo, ho pensato di far scendere in campo con me alcuni numeri uno del mondo della medicina, della comunicazione e dello spettacolo per ricordare a tutti che un corretto stile di vita, così come frequenti controlli medici specifici possono essere i nostri migliori alleati per scongiurare l’insorgere di gravi patologie. Sono profondamente grato alle giornaliste e ai volti noti del piccolo schermo che hanno aderito con entusiasmo a questa mia iniziativa, sposandola sin da subito con zelo e grande partecipazione”. E non posso non rivolgere un particolare ringraziamento al professor Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e alla dottoressa Anna Caparra dell’Università La Sapienza di Roma che hanno messo al servizio di questa iniziativa la loro prestigiosa esperienza e la loro grande professionalità. [/quote]

– spiega l’avvocato Calabretta. E a proposito di prevenzione il professor Schittulli spiega:

[quote type=”medium” align=”justify”] E’ un’arma vincente grazie alla quale riusciamo a guarire il 60 per cento di tutti i tipi di cancro. Usando la cultura della prevenzione come stile di vita e sfruttando al meglio tutti i mezzi diagnostico strumentali che abbiamo a disposizione, noi saremmo vittoriosi su questa malattia. Alla prevenzione occorre educare anche i bambini attraverso, ad esempio, il consumo di frutta fresca e verdura e l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva. Attualmente registriamo annualmente un incremento dei casi di cancro, ma al tempo stesso, anche una diminuzione della sua mortalità. Quest’ultimo risultato va attribuito alla diffusione della cultura della prevenzione, ma anche alla diagnostica strumentale che si fa sempre più precisa e puntuale. Grazie alla Tac, alla risonanza magnetica o alla PET, oggi è possibile scoprire anche un tumore di pochi millimetri, e a quello stadio il suo grado di malignità sarà basso e pressoché nullo il processo di metastatizzazione. A questi strumenti si uniscono anche i cosiddetti farmaci intelligenti e naturalmente la lotta al tabagismo. [/quote]

Gli fa eco la dottoressa Anna Caparra:

[quote type=”medium” align=”justify”] Già dall’età infantile, a partire proprio dalle scuole, si devono realizzare campagne di conoscenza ad hoc. Promuovere tra le giovani generazioni l’alimentazione sana, educarli all’attività fisica, evitando che passino ore e ore davanti alla consolle per videogiochi mangiando merendine e bevendo bibite gassate, è un passo obbligato da compiere. Spesso, tra l’altro, sono proprio i genitori a dare il cattivo esempio. Si deve, perché si può, innescare questo circolo virtuoso del ben vivere. Nel mondo scientifico si parla ormai di prevenzione globale, di prevenzione cardio-oncologica visto che tutti i fattori di rischio che possono portare all’insorgenza di un tumore, possono portare anche lo svilupparsi di malattie cardio-cerebro vascolari. Trasmettere un messaggio di prevenzione su larga scala alla popolazione non è facile. Faccio un esempio: è facile pubblicizzare un dentifricio, perché in Tv si usa subito l’immagine di un sorriso bianco e splendente. Far capire alla gente che uniformare il proprio stile di vita oggi al concetto di prevenzione, significa avere importanti risultati domani è più arduo, ma è di vitale importanza. [/quote]

Elisabetta Gregoraci è stata una delle prime a rispondere immediatamente, senza se e senza ma, all’appello dell’avvocato Cataldo Calabretta, che l’ha fortemente voluta come testimonial d’eccezione di questa iniziativa. Ha detto subito sì alla campagna Regalati la Prevenzione: lo ha fatto perché è una donna sensibile e generosa che ha sempre dedicato costante attenzione ai temi sociali, e perché lei quella sofferenza, quella che ti lacera dentro, l’ha conosciuta da vicino. Il 29 maggio del 2011, infatti, Elisabetta ha perso la sua adorata mamma Melina, stroncata da un male incurabile a soli 52 anni e contro il quale aveva lottato per tanti anni con grande caparbietà. Un dolore indicibile per l’attrice e conduttrice calabrese, un vuoto incolmabile nel suo cuore che il tempo non aiuta a guarire, ma che insegna ad affrontare.

[quote type=”medium” align=”justify”] Mia madre era una donna straordinaria che ha lottato con tutta se stessa, senza mai arrendersi a quel male che la stava divorando. Non ha perso nemmeno per un momento la gioia di vivere, ha continuato a dispensare sorrisi a tutti noi che le eravamo accanto e, grazie anche al conforto della sua granitica fede religiosa, ha affrontato con dignità e forza quella prova di vita così terribile. Se ne è andata pregando. Mia madre è stata una gran combattente e il modo in cui ha affrontato quel male può essere da esempio ai tanti che si trovano oggi a compiere quella medesima difficile battaglia. Era la mia bussola, il costante punto di riferimento mio e di mia sorella Marzia e anche in quel suo lungo calvario è stata in grado di insegnarci tanto. Ci sentivamo anche dieci volte al giorno e a unirci era un legame davvero indissolubile e speciale. [/quote]

– racconta a Vero Salute la Gregoraci. Anche suo marito Flavio Briatore sa bene l’importanza della prevenzione e deve proprio a essa la vita. Oggi l’imprenditore piemontese gode di ottima salute, ma nel 2006 ha dovuto sottoporsi a un’operazione per la rimozione di un cancro al rene sinistro, scoperto proprio grazie a un check-up di routine.

[quote type=”medium” align=”justify”] Troppo spesso, presi come siamo dalle nostre frenetiche vite, ci dimentichiamo che la salute va salvaguardata. Per chi come me è credente, è un dono del Signore, ma è al tempo stesso qualcosa che dobbiamo proteggere, difendere e conservare. Sono sempre in prima linea quando si tratta di aiutare chi ha bisogno e in molte occasioni mi sono ritrovata a ricordare a a tutte le persone a cui voglio bene che un corretto stile di vita, un’alimentazione sana e un po’ di attività fisica, uniti ovviamente a check up medici, possono consentirci di guardare al futuro con ottimismo e di ridurre i rischi di ammalarci. [/quote]

ha aggiunto Elisabetta. Anche Roberta Morise, calabrese, conduttrice della trasmissione di Raiuno Easy Driver ha voluto dare il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione “Regalati la prevenzione”.

[quote type=”medium” align=”justify”] Bisogna avere cura di se stessi e non sottovalutare i segnali che ci lancia il nostro corpo in modo da ridurre il rischio che in futuro ci si trovi a fare i conti con grossi problemi. Purtroppo viviamo tutti troppo di corsa e quasi ci si considera invincibili. Si pensa sempre che le disgrazie a noi non tocchino mai, invece, è bene prevenire, piuttosto che correre ai ripari poi. É una forma di rispetto che ritengo doverosa verso noi stessi, ma anche verso chi ci circonda e ci vuole bene. Non sono ipocondriaca, ma mi sottopongo spesso e volentieri a controlli specifici. Sono convinta che se si ha cura di se stessi quando si è giovani, in vecchiaia poi i problemi e i cosiddetti acciacchi saranno assai meno. Offrire il mio piccolo contributo, mi regala tanta gioia. Per Natale, ho deciso, sulla scia di questa iniziativa, di fare un dono ad hoc alle mie amiche più care. Invece dei soliti foulard, profumi o bijioux, quest’anno regalerò una piccola donazione, che farò per loro conto, ad alcuni centri di ricerca operanti nel nostro Paese. [/quote]

Claudia Andreatti, conduttrice di Raiuno e detentrice del titolo di Miss Italia 2006, ha voluto impegnarsi in prima persona in questa campagna di informazione:

[quote type=”medium” align=”justify”] Sono particolarmente sensibile a queste tematiche per alcune esperienze di vita che mi hanno toccato da vicino. Mi chiamo Claudia proprio perché mia zia aveva questo nome ed è venuta a mancare un anno prima della mia nascita. Aveva solo diciotto anni quando è stata stroncata da una leucemia. Fortunatamente, oggi, la scienza e la medicina hanno fatto passi da gigante nella cura di questa patologia. Allora, invece, era tutto molto più difficile. Quando vedo qualcuno che “si butta via”, o si trascura, mi torna sempre in mente quella situazione drammatica. La vita è una sola, è un vero peccato gestirla male, e va vissuta pienamente. Sono felice di essere stata coinvolta in questa iniziativa, anche perché sono convinta che proprio le giovani generazioni debbano imparare molto. Spesso si pensa che controlli, visite e attenzione alla propria salute fisica siano da mettere in atto solo superati i cosiddetti “anta”. Non è così: queste accortezze, unite a tanto buon senso, vanno utilizzate anche quando si è giovani. È bene monitorare sempre la propria salute e prima si inizia e meglio è. Ancor di più se in famiglia ci sono stati casi specifici. Importanti passi avanti da questo punto di vista sono stati fatti anche da parte dello Stato. Negli ultimi tempi, le Asl e gli ospedali accolgono i pazienti anche in orari meno tradizionali. Uno dei problemi fondamentali della nostra sanità, infatti, sono proprio le lunghe attese. È vero che siamo tanti e che le strutture sono quelle che sono, ma non si possono attendere mesi per un controllo che, potenzialmente, può salvarci la vita. [/quote]

Anche il mondo del giornalismo ha appoggiato Regalati la Prevenzione. Giancarla Rondinelli e Vittoriana Abate storiche giornaliste della trasmissione di Rai Uno Porta a Porta, hanno offerto il loro sostegno convinte che sia necessario che i media si facciano carico di veicolare messaggi così utili e che campagne d’informazione come questa acquisiscano sempre maggior spazio e visibilità. É necessario raggiungere il maggior numero di persone possibili affinché la prevenzione divenga un’abitudine, un modus operandi che si radichi nella nostra società, garantendo una qualità di vita migliore per tutti e un futuro più roseo per le nuove generazioni.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui