“Una Preghiera per l’Aquila” concerto a Roma diretto dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli

Il 6 aprile 2014 nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma si terrà il concerto-eventoUna Preghiera per l’Aquila”, ideato da Umberto Masci e diretto dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, premio eccellenza della musica 2013. WOLFGANG AMADEUS MOZART REQUIEM K 626 per ricordare le vittime del terremoto 5 anni dopo, dinanzi alle più importanti cariche dello Stato, Ambasciatori provenienti dai più lontani paesi, Cardinali, esponenti di spicco di ogni Religione, come segno di unione tra i popoli, ma soprattutto dinnanzi a centinaia e centinaia di cittadini romani e abruzzesi, per una notte tra fratelli legati dallo stesso respiro di rinascita.

Concerto-evento a Roma per i terremotati dell'Aquila

Con la partecipazione straordinaria di Simona Molinari, e del cast eccezionale costituito dal Soprano Laura Giordano, del Mezzosoprano Adriana di Paola, vincitrice del premio della critica al Concorso Internazionale Musica Sacra, dal Tenore Alberto Martinelli e dal Basso Mauro Corna con il Coro Lirico Giuseppe Verdi di Roma e con Andrea Roncato, Fioretta Mari, Alessio Boni, Monica Scattini, Beppe Convertini, Metis di Meo, Marina Pennafina, Elisabetta Pellini, Vincenzo Bocciarelli, Giulia Elettra Gorietti e Guillermo Mariotto che leggeranno i versi del poeta abruzzese Giosafat Capulli. Apre il concerto S. Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, con un momento di preghiera in ricordo delle vittime.
Con il sostegno di Banca Euromobiliare, Genera Group Holdings, Associazione Cavalieri San Silvestro, Fondazione Turriziani, Sarli Couture, Fashion News Magazine e Clutech, l’Orchestra Sinfonica Marco dall’Aquila, costituita dai migliori giovani Professori d’Orchestra provenienti da tutto l’Abruzzo e da tutta Italia e ormai, senza alcun dubbio, considerata tra le più eminenti realtà musicali della nostra penisola, si fa latrice insieme a tutto il popolo d’Abruzzo di un progetto di “amore”: gridare al mondo che la Città dell’Aquila, per quanto duramente ferita e martoriata dal terribile terremoto che ha cambiato per molti non solo la propria vita quanto, piuttosto, il proprio “amore” per la vita, è ancora lì. Sventrata, stuprata, violentata ma ancora lì perché, come ricorda il suo motto, “Immota manet”. Un concerto celebrativo solamente dedicato al dolore e alla rinascita. Un concerto che i musicisti d’Abruzzo offrono ai genitori, ai parenti di quelle vittime di quel giorno. Un concerto che sia di conforto, di aiuto, di speranza. Un concerto gratuito, grido di speranza e che accolga tutti per pregare insieme. Un’idea semplice che ha il sapore del sogno di un bambino: “La musica tutto può dire senza nulla pronunciare“. Bene, musica sia, dunque.

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