Presidente del Senato: Eletto Pietro Grasso con 137 voti

Notizie ultima ora – Alla quarta votazione, dopo un serrato ballottaggio con Nicola Schifani, candidato espresso dal Pdl, l’ex procuratore Antimafia Pietro Grasso, 68 anni, è stato eletto nuovo presidente del Senato, cui era candidato per conto del centrosinistra. Un lungo applauso del centrosinistra ha accolto il risultato del ballottaggio nell’Aula del Senato. I grillini sono rimasti immobili come la maggior parte del Pdl. Molti senatori del Pdl non si sono nemmeno alzati: tra loro Silvio Berlusconi. Pietro Grasso diventa presidente del Senato con 137 voti validi: 20 voti in più di Renato Schifani (Pdl) che ne ha presi 117. Luis Alberto Orellana (M5S) ha avuto 5 voti, Gaetano Quagliariello (Pdl) un voto. Le schede bianche sono state 52, le nulle (in cui si contano quelle per Orellana) sono 7. Presenti 313, votanti 313.

Pietro Grasso eletto presidente del Senato
Pietro Grasso: Presidente del Senato foto

Nato a Licata, in provincia di Agrigento, il 1 gennaio del 1945, Pietro Grasso cresce a Palermo, città che influenza la sua vita familiare e professionale. La carriera in magistratura inizia il 5 novembre 1969: è Pretore a Barrafranca, Enna. Nel 1972 viene trasferito a Palermo: per 12 anni è sostituto procuratore. Comincia a occuparsi di reati contro l’amministrazione pubblica e la criminalità organizzata: nel 1980 è titolare dell’inchiesta sull’omicidio del presidente della regione Piersanti Mattarella. Sposato con Maria dal 1970, ha un figlio e un nipote.Nel 1984 viene trasferito al Tribunale di Palermo. Nel settembre 1985 è nominato giudice “a latere” nel maxiprocesso contro la mafia: scrive la sentenza, circa 7mila pagine per 475 imputati, pronunciata il 16 dicembre 1987, che stabilisce in modo inequivocabile l’esistenza della mafia e la sua vulnerabilità. Nel maggio 1991 il giudice Giovanni Falcone lo chiama come consigliere al ministero della Giustizia: si decide la nascita di Procura nazionale antimafia, Direzioni distrettuali e Direzione investigativa antimafia, lavoro interrotto dalle stragi di Capaci il 23 maggio 1992 e via D’Amelio il 19 luglio.Dal gennaio 1993 fa parte della Procura nazionale antimafia: collabora alle indagini che portano alla cattura di Leoluca Bagarella. A maggio 1999 è nominato Procuratore nazionale antimafia aggiunto, il 5 agosto è chiamato a dirigere la Procura di Palermo. Dal 25 ottobre 2005 è Procuratore nazionale antimafia. L’11 aprile 2006, dopo 43 anni di latitanza, viene arrestato Bernando Provenzano. L’8 gennaio 2013 si dimette per candidarsi al Senato con il Pd.

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