Sanremo 2016 Elio e le Storie Tese sul palco del festival nella serata delle cover

Al Festival di Saremo 2016 arrivano anche Elio e le Storie Tese nella serata delle cover con il brano “Quinto ripensamento”, Elio: “Non sappiamo perché abbiamo scelto questa cover. Cosa facciamo non è chiaro, non è chiarissimo…”

“La prima prova è sempre una grande emozione, perché arrivi lì e ti tremano le gambe…” ironizza il cantante del gruppo Elio poi però Faso aggiunge: “Durante la prima prova ero veramente teso e spaventato perché era un momento troppo importante. Poi però ho capito che mi avevano ingannato”.  Nella loro ultima partecipazione al Festival con ” La Canzone Mononota” hanno dimostrato che con poche note si poteva creare un tormentone. Infatti se solo nominiamo il titolo della canzone lei comincia a suonare senza sosta nelle nostre teste vero?

elio e le storie tese a sanremo 2016
Elio e le Storie Tese

Sulla cover “Quinto ripensamento”, che dovranno portare a Sanremo hanno dichiarato: “Non sappiamo perché abbiamo scelto questa cover. Cosa facciamo non è chiaro, non è chiarissimo… Questa sera abbiamo provato qualcosa ma non è detto che poi è quello che faremo sul palco”. Ma Faso non può fare a meno di dire la sua e aggiunge: “A noi hanno detto di portare un grande classico, un super mega classico… solo che non avevano depositato i pezzi”. Ma il vero cruccio di Elio volete sapere qual è? Impossibile ma vero, il suo grandissimo cruccio è il ripescaggio: “Quando noi eravamo sul palco a provare le canzoni pensavamo al ripescaggio: cioè come fare per essere fra i cinque eliminati e poi farsi ripescare dal pubblico? Che poi è la parte più difficile. Tu puoi fare il furbo e farti mandar via e se poi non ti ripescano? E poi devi star lì a truccare i voti, le schede, il bianchetto… È difficile ragazzi, bisogna farlo bene“. Certe cose possono dirle e farle solo Elio e le Storie Tese e con loro quest’anno se ne vedranno delle belle. Ma se Fabio Fazio ha avuto gli attacchi di panico con loro sul palco a Carlo Conti cosa succederà? Chissà magari sbianca un po’.

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