Robbie Williams incanta Torino con il suo “Swing Both Ways Tour”

Un primo maggio 2014 indimenticabile per tutti i fan dei Robbie Williams, che non avranno certo provato invidia per gli altri due concertini che si sono tenuti in Italia: nella sua unica data nel nostro paese, Robbie Williams ha infatti incantato il pubblico del Paraolimpico di Torino con il suo “Swing Both Ways Tour”. A giudicare dalle foto uno spettacolo che quasi avrebbe potuto ricordare le luci e l’eleganza del vecchio varietà, di grandi spettacoli dove il piacere dell’orecchio incontra il piacere degli occhi. Un album dedicato allo swing, e infatti è stato questo il tema di un concerto che ha visto per l’occasione un Robbie Williams elegante e di tutto punto: certo l’età dell’ex Take That si vede, ma la sua voglia di donarsi al pubblico, di cantare e condividere la sua passione per la musica e il divertimento la oscurano totalmente.

Robbie Williams al Paraolimpico di Torino concerto del 1 maggio 2014
Robbie Williams al Paraolimpico di Torino, concerto del 1 maggio 2014

Un palco di 40 metri, un grande teatro e una passerella modello rivista anni 60’ è la location che ha ospitato il grande show dell’artista britannico: è un Robbie diverso che propone uno spettacolo molto lontano da quelli precedenti della sua carriera solista, a suon di brani a ritmo sincopato del jazz, scegliendo uno spazio più piccolo e una scaletta ricchissima di cover. Immancabile anche un’orchestra jazz che ha affiancato il cantante nelle sue performance, offrendo uno spettacolo su uno scenario a più piani con tanto di corpo di ballo. Un’atmosfera che ha ricordato quella di Broadway e nella quale il pubblico non ha fatto tanta fatica ad identificarsi ma anzi si è ben prestata al gioco: camicie, cravatte, cilindri, diademi, gioielli hanno infatti impreziosito un pubblico in delirio. Poco spazio è stato riservato da Robbie al vecchio Robbie, ma non ha rinunciato però ai pezzi iconici della sua carriera: “Angels” e un medley di “Let me Entertain You”, “Millenium”, “Come Undone”, “Old Before I Die” e “Candy” hanno positivamente scaldato la serata tra un jazz e l’altro.

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