Punture d’ape: cause, rimedi e curiositá da sapere assolutamente

L’estate è una stagione meravigliosa ma purtroppo porta con se l’arrivo anche le punture di alcuni insetti davvero fastidiosi ma essenziali nella natura: ape e calabrone. Scopriamo insieme cause e rimedi.

Punture d’ape. Arriva l’estate e tutti non vediamo l’ora di riversarci nei prati, nei boschi insomma di stare a contatto con la natura. A volte però le nostre gite fuori porta in mezzo alla natura posso essere turbate dall’arrivo di qualche insetto come un’ape, una vespa o un calabrone. Tutti sappiamo che essere punti da uno degli insetti appena citati può essere davvero antipatico oltre che fastidioso e doloroso. Esistono però dei piccoli accorgimenti che possono aiutarci ad evitare le loro punture. Scopriamoli insieme.

Benessere e Salute: come evitare le punture d’ape, vespa e calabrone

Una volta deciso di immergerci nella natura, al fine di evitare le fastidiosissime punture d’ape, possiamo utilizzare dei piccoli accorgimenti per evitarli, vediamo di seguito quali. Innanzitutto la regola generale è quella di mantenere la calma e non agitarsi in presenza di questi insetti, altrimenti potrebbero diventare più aggressivi. Non indossate mai abiti con fantasia floreale o colori molto accesi evitate anche l’utilizzo di profumi dolci ed intensi. Infine, quando si decide di mangiare all’aperto bisogna prestare particolare attenzione a chiudere bene le bibite zuccherate e le lattine poichè gli insetti sono attratti dallo zucchero e potrebbero pungervi all’interno della bocca.

Benessere e Salute: I rimedi in caso di puntura


In caso di puntura d’ape la regola è togliere immediatamente il pungiglione dalla pelle, facendo particolare attenzione, con movimenti dal basso verso l’alto. Senza l’uso di pinze e o dita ma di oggetti con punta smussata o magari con le unghie. Una volta rimosso il pungiglione possiamo procedere ponendo del ghiaccio sopra la puntura. In caso di una puntura blanda possiamo applicare una pomata al cortisone per alleviare il dolore e l’eventuale gonfiore. Se non dovesse bastare, dietro consiglio medico, si può assumere un antistaminico.

In caso invece di una reazione più grave alla puntura d’ape è consigliabile rivolgersi ad un medico. Egli potrebbe farci assumere un ciclo orale di antistaminici e steroidi e tenerci sotto controllo per almeno 4 ore. In caso di reazione grave come lo shock anafilattico è consigliabile rivolgersi ad un ospedale e intervenire d’urgenza.

Curiosità: Il vaccino che salva dalle punture d’ape, vespa e calabrone

Per tutti coloro che in passato hanno vissuto l’esperienza della puntura d’ape è consigliabile rivolgersi ad un allergologo, il quale consiglierà una immunoterapia specifica, ovvero il vaccino. Quest’ultimo consiste nell’individuare il veleno nemico a distanza di almeno 3/4 giorni dalla puntura. Il vaccino è totalmente gratuito in alcuni regioni d’Italia e praticato per almeno 5 anni garantisce un copertura dalle punturemdi questi insetti pressoché totale per tutta la vita.

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