HEALTH&STYLE, Cibo: errori da evitare all’EXPO!

HEALTH&STYLE – Un’immensa macchina dedicata all’accoglienza, alla pulizia e alla sicurezza rappresentata da un numero indefinito di dipendenti e volontari ha reso l’accesso e la permanenza all’EXPO agevole e senza rischi. Un’architettura a dir poco futuristica con padiglioni che si fa fatica a comprendere come possano stare in piedi, come le vele del Kuwait, l’immenso alveare del Regno Unito, la sfera dell’Azerbajgian, gli alberi del Vietnam e la struttura dell’Iran solo per citarne alcune. Ognuna a modo speciale e spettacolare.

Expo cibi: cosa mangiare in Expo
Cosa mangiare in Expo

HEALTH&STYLE Expo cibi – Evitate lo street food orientale

Expo cibi
Expo cibi

Purtroppo non posso tessere le lodi parlando del cibo che doveva rappresentare il fulcro di questa esposizione universale. Cercherò di darvi alcuni consigli per evitarvi qualche spiacevole esperienza come è capitato a me. Evitate lo street food orientale (cinese, vietnamita ecc.) se non volete rischiare di mangiare involtini primavera grondanti olio, oppure ravioli al vapore con carne praticamente cruda all’interno o polpettine di sesamo di consistenza gelatinosa indescrivibile (in senso negativo!). Ottimo il sesamo francese e a prezzi abbordabili con baguette e crepes al Grand Marnier e Nutella.

Nello stand del Laos ti avvolge un buon profumo, anche se l’area dedicata al food è rappresentata solo da un bancone con dietro due friggitrici e delle scodelle con insalate già porzionate. Evitate lo Stiky Rice (riso fritto impastato con uova su uno stecco) dall’aspetto invitante, ma davvero difficile da digerire.

Il manzo argentino è davvero buono, ma per poco più di un assaggio si sta in fila per oltre 40 minuti, si mangia arrangiati su panche di legno ed in piatti di plastica, ma si paga quasi come un ristorante all’ultima moda!

Expo 2015
Expo 2015

HEALTH&STYLE – Raffinato il cibo ed il servizio (che naturalmente hanno il loro costo!) nel padiglione Iraniano. I migliori come qualità e scelta sono gli stand Italiani (e dire che volevo fare in EXPO un giro culinario internazionale!). Ogni regione ha proposto piatti tipici e vini in abbinamento, ma i prezzi rimangono elevati; una famiglia di 5 persone paga 5 piatti di pasta e 5 bottigliette di acqua in media 90,00 euro! Ottima la Pizza Giovane, alta digeribilità, basso indice glicemico e cotta al momento: un trancio di pizza margherita costa euro 5,00. La Lindt ha mantenuto i prezzi dei suoi store e la borsa termica (edizione limitata per Expo) per il trasporto della cioccolata costa solo 3 euro.

Non sono state  realizzate aree gluten free ( e dire che la celiachia colpisce un numero sempre crescente della popolazione!) e in pochi hanno proposto menù bimbi. Se non volete pagare una bottiglietta di acqua da 500 cc 2,50 euro fate attenzione alle vie laterali tra un padiglione e l’altro: sono state installate delle casette dell’acqua che forniscono acqua sempre fresca naturale o frizzante.

Il resto scopritelo voi e… Buon EXPO!

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