Carlo Conti a L’Arena di Giletti: “Io non ho avuto una figura paterna di riferimento”

Se Ambra Angiolini ha parlato dell’essere mamma all’Arena di Massimo Giletti, Carlo Conti ha pensato invece di dar voce alla controparte maschile, quella della paternità. In questo caso, il suo racconto è al tempo stesso dolce e amaro, perché risente della mancanza della figura paterna nella vita dell’apprezzato conduttore televisivo.

Carlo Conti ospite a L'Arena di Massimo Giletti
Carlo Conti ospite a L’Arena di Massimo Giletti

Perso precocentemente, infatti, il padre di Conti non può essere uno dei suoi punti fermi. In merito a questo ha dichiarato: “Per 18/20 anni non ho mai sentito la mancanza del ‘babbo’. Poi una volta, giocando a tennis con Pieraccioni, il suo babbo venne a vederci. Si mise dietro di lui, vicino alla rete, e lo incitava. A un certo punto la pallina andò a finire alle mie spalle. La raccolsi e quando alzai gli occhi mi sono reso conto che questa figura dietro alla rete io non ce l’avevo. E lì mi è mancata per la prima volta.”

Carlo Conti e la paternità: “è un mestiere che mi sto inventando”

In qualche modo, il passato influenza il presente e Carlo inventa giorno per giorno il suo essere padre. D’altra parte, avere un’ispirazione conta ma non è tutto: ognuno deve far da sé nell’essere genitore.

“Quando ho visto per la prima volta Francesca allattare Matteo ho pensato al fatto che mio padre non mi ha mai potuto raccontare le sue emozioni. Il mio ruolo di padre è un po’ particolare: di solito ciascuno può essere un padre diverso o simile al proprio. Io non ho questa figura di riferimento. E’ un mestiere che mi sto inventando e che sto vivendo con tutta la spontaneità possibile.”

Carlo Conti e Francesca Vaccaro: “Abbiamo un’affinità incredibile… vediamo tutti e due il bicchiere mezzo pieno”

Conti decanta felicemente la sua affinità con la moglie, Francesca Vaccaro: i due, a suo dire, sono uniti da una prospettiva comune, quella di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Due ottimisti, dunque, che si danno man forte a vicenda. Così come ha fatto Carlo entrando in sala parto con la moglie, nonostante abbia ammesso di svenire anche solo facendo le analisi del sangue. Eppure, dice, si è fatto coraggio per la sua famiglia. Come minimo, direbbe la partoriente, ma è comunque da apprezzare!

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