Renato Zero al Foro Italico di Roma, evento benefico Tennis and Friends: “Solo con l’amore si vince”

Domenica 11 ottobre, tra i numerosi personaggi vip intervenuti all’evento benefico “Tennis and Friends“, la ‘due giorni’ sulla prevenzione organizzata dal Policlinico Gemelli col patrocinio del Ministero della Salute, svoltosi al Foro Italico di Roma, è arrivato anche Renato Zero che lasciando il suo autografo sul pannello dell’evento ha scritto: “Solo con l’amore si vince“. Assediato da giornalisti, cameramen e fotografi il Re dei Sorcini alla domanda: E’ vero che arbitrerai il match del giorno con Maria De Filippi in campo? ha così risposto:  “Assolutamente no, per lo sport sono un po’ negato, a parte tresette, scopone scientifico e bazzica, non so fare altro! E poi continua: “Bisogna promuovere la ricerca, perchè credo che questo paese abbia bisogno onestamente di pianificare un futuro di sanità molto importante, così come, voglio allargare la ragione sociale, anche l’istruzione e la nostra tenuta proprio nei confronti della convivenza civile e soprattutto dare un occhio alle nuove generazioni, che trovino una società pulita, ossigenata e umanamente vivibile”.

Renato Zero Tennis and Friends al Foro Italico
Renato Zero

Renato Zero al Foro Italico: “Bisogna stare bene anche per gli altri, non solo per noi stessi”

Renato Zero al Foro Italico evento Tennis and Friends
Renato Zero all’evento Tennis and Friends

Renato Zero ha raggiunto il Foro Italico verso le 16,00 in abito total black, cappello e occhiali neri, accolto da un nutrito gruppo di fan. L’artista ha voluto essere presente nonostante un infortunio alla gamba, per testimoniare che “stare bene significa essere positivi, andare a letto con entusiasmo e fare l’amore come va fatto, e non per due minuti ma possibilmente per tutta la notte“. Ha inoltre voluto sottolineare di tenere in forma primaria ai bambini e agli anziani: “Sono le due fasce che mi stanno più a cuore. I bambini, perché da loro si trae la speranza di un futuro migliore e gli anziani, perché non siano mai più lasciati su una panchina a ferragosto a smaltire una depressione dell’anima“. Renato ha inoltre ringraziato il prof. Giorgio Meneschincheri, della direzione sanitaria del policlinico A. Gemelli, colui che ha voluto fortemente queste due giornate concludendo con una sentita raccomandazione: “Quando ci si cura non lo si fa solo per se stessi, ma lo si fa per le persone che ci circondano, per i nostri familiari, per gli amici. Bisogna stare bene anche per gli altri, non solo per noi stessi. Tanti pensano che andare a fare un esame significhi mettere al sicuro se stessi e la propria incolumità, ma in verità non è così per le persone ragionevoli che hanno un filo di sensibilità si va a fare l’esame per garantire ai nostri figli, ai nostri nipoti e ai nostri amici, la nostra presenza, quindi curare la nostra salute è in un certo senso curare anche la loro.

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