Mondiali 2014: Scolari giustifica la sconfitta umiliante del Brasile

Il Mondiale 2014 per il Brasile arriva al capolinea, ieri sera si è consumata una vera e propria tragedia calcistica per la squadra di casa. La nazionale verdeoro non ha solo ha perso la semifinale contro la Germania, perchè di certo non si può dire che sia uscita dalla competizione a testa alta, ma è è stata letteralmente fatta a pezzi. La Seleçao ha subito un pesantissimo 7-1 che entrerà a far parte dei libri di storia del calcio, come la sconfitta più umiliante che il Brasile abbia mai subito, forse ancora più triste del 2-1 contro l’Uruguay nel 1950.

Brasile-Germania 1-7, umiliazione storica dei padroni di casa
Brasile-Germania 1-7, umiliazione storica dei padroni di casa

Il giorno dopo, a mente fredda parla l’allenatore brasiliano, Felipe Scolari che dal ritiro della sua squadra a Teresopolis in conferenza stampa si è assunto le proprie colpe e ha cercato di chiedere scusa a tutti i tifosi rimasti delusi della sconfitta contro i tedeschi. “Troveremo una nuova rotta per affrontare lo tsunami avvenuto ieri”, ha affermato il tecnico.
Adesso la panchina del mister verdeoro inizia a traballare, forse perché in molti lo accusano di aver schierato una formazione non adeguata: “La vita continua, non è morto nessuno”, prosegue il ct del Brasile. “È la prima volta dal 2002 che la Nazionale arriva in semifinale. Abbiamo subito una brutta sconfitta, oltre quello che potevamo immaginare ma non tutto è da buttare. Ora pensiamo al terzo posto, che è un obiettivo comunque importante”, continua Scolari.
Certo l’uscita amara dalla Coppa del Mondo sarà difficile da digerire per i brasiliani, non solo per il risultato, ma anche perché la competizione si giocava in casa; e in tutto questo tempo ci si è sforzati di dimenticare, scioperi e dimostrazioni della gente contraria all’organizzazione della competizione.
Al centro del malcontento c’era stata soprattutto la presidente Dilma Rousseff che dopo la partita ha twittato un pensiero: Brasile rialzati, togliti di dosso la polvere e torna in alto”.
Chissà se la Seleçao e il paese, dopo le lacrime versate ieri, riusciranno ad andare avanti; però non c’è proprio nulla da recriminare, la squadra si è dimostrata non all’altezza del torneo e ovviamente possono avere inciso le assenze eccellenti: Neymar e Thiago Silva.
Questo però non può bastare a giustificare l’umiliazione subita dalla Germania, che invece a suon di gol ha conquistato la finale. La squadra tedesca ha inflitto sette schiaffi ai padroni di casa e domenica si giocherà la coppa del mondo per l’ottava volta nella sua storia.

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