E’ lutto nel mondo del giornalismo: l’addio a Claudio Angelini

Il giornalista e scrittore Claudio Angelini, volto storico della Rai, si è spento a New York martedì 2 Giugno a causa di una grave malattia che lo aveva colpito solo di recente, all’età di 72 anni compiuti lo scorso 29 Marzo. L’annuncio della sua morte è stato comunicato dalla moglie e collega, Olga Cortese, ad alcuni amici residenti a Capri. E’ lutto per l’intero mondo del giornalismo italiano e non solo.

Claudio Angelini è morto, aveva 72 anni
Claudio Angelini è morto, aveva 72 anni

Claudio Angelini: una carriera divisa fra Roma e New York

Nella Grande Mela, in cui si era trasferito nel 1997 e dove viveva ormai da diversi anni, Angelini era stato presidente della Società Dante Alighieri, istituzione volta alla tutela della lingua e della cultura italiana nel mondo, ma anche presidente emerito della Rai Corporation, ovvero, capo della sede Rai e responsabile dell’ufficio di corrispondenza dei telegiornali. Nel 1978 il giornalista aveva annunciato al popolo italiano il ritrovamento dell’auto contenente il cadavere di Aldo Moro. E’ particolarmente noto agli italiani per aver condotto e curato, per svariati anni, la nota trasmissione televisiva Zoom, con la quale seppe raccontare da New York, anche grazie ad un’importante team di giornalisti fra cui Luciana Capretti, Francesca Leoni e Raffaello Siniscalco, gli italiani in America. Quando poi il programma, che aveva conquistato un meritato successo tra gli italiani nel mondo, fu tagliato dalla Rai, si ricorda la grande amarezza di Angelini.

A Roma era stato direttore dei giornali radio Rai, vice direttore ed anchorman del Tg1, nonché responsabile, per ben vent’anni, dell’ufficio di corrispondenza Rai dal Quirinale e curatore di numerosi programmi culturali e della trasmissione “l’Almanacco del giorno dopo”.

Claudio Angelini giornalista ma anche scrittore: Premio Capri

Oltre che un giornalista, Claudio Angelini era uno scrittore degno di nota. Da circa trent’anni era stato al “comando” del Premio Capri, uno degli eventi culturali e letterari più importanti dell’isola in provincia di Napoli, di cui era stato ideatore e promotore e nel quale, proprio questi giorni, in occasione del trentesimo anniversario del premio, era impegnato nell’organizzazione dell’edizione 2015 in programma il prossimo Settembre.

“Egli ha rappresentato non solo un volto caro al grande pubblico per la sua competenza di giornalista, ma anche un esempio di stile per la pacatezza con cui era solito raccontare la storia del nostro tempo.” lo ricorda così il professor Andrea Riccardi.

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