Lo stilista Cesari Paciotti ha chiesto il concordato preventivo in Tribunale

La crisi tocca anche il mondo della Moda. Cesare Paciotti con 250 dipendenti, un indotto di altre 250 persone in Italia e circa 1.200 in Romania dove si assemblano una parte dei prodotti, ha difficoltà economiche e chiede concordato preventivo in Tribunale. Il problema deriva dal fatto che pur avendo da incassare diversi milioni di euro per la vendita di prodotti che vanno dalle calzature, pelletterie, abbigliamento e le svariate licenze per gioielli, occhiali, profumi, ed intimo, i fornitori ed i furbetti non pagano la merce.

Cesare Paciotti spa in crisi, circa 30 milioni di debiti
L’azienda di Cesare Paciotti è in crisi

Per questo motivo, Paciotti ha debiti per circa 30 milioni. La sua azienda non rischia il fallimento a detta dello stilista, soprattutto per aver aperto di recente una decina di boutique in Oriente, e le prossime saranno aperte a Kiev e San Pietroburgo. C’è chi lo accusa di aver fatto il passo più lungo della gamba, ingaggiando per le sue campagne pubblicitarie i migliori fotografi e starlette: da Bianca Balti, Cameron Diaz, Stephanie Seymour, Francesco Totti, a Belen agli inizi del 2014. Artisti notoriamente non solo molto popolari, ma con dei cachet importanti. L’azienda di Paciotti è stata avviata dai genitori in un periodo particolarmente critico come il dopo-guerra nel 1948, e se è sopravvissuta allora, lo stilista è convinto che sopravviverà ora. Basterà stringere la cinghia, e pensare a metodi alternativi per rientrare dei danari mancanti. Non certo aiutato dalle Banche che “Ti danno l’ombrello solo quando c’è il sole”.

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