Jo Squillo e i Vip contro il Femminicidio: “We are not just Dolls”

Jo Squillo e i Vip contro il Femminicidio: “We are not just Dolls”. Ieri pomeriggio, per il terzo anno consecutivo, si è tenuta l’iniziativa Wall of Dolls, a Milano in via Edmondo De Amicis 2, promosso dall’artista Jo Squillo e Rosaria Iardino, presidente di Donne in Rete, associazione che si occupa di salute femminile, affinchè si combatta il Femminicidio.

Jo Squillo contro il Femminicidio we are not just dolls
 Giusy Ferreri e Jo Squillo contro il Femminicidio 

Sono stati invitati a partecipare in tantissimi, ma in particolare quelle donne che hanno subito maltrattamenti e violenze, portando una bambola da appendere al muro contro il Femminicidio, come segno di sofferenza ma anche di tenacia delle donne di fronte alla violenza.

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Jo Squillo e Giusy Versace contro il Femminicidio

Francesca Carollo, giornalista di Quarto Grado, ha avuto l’occasione di presentare il suo libro Le amiche che non ho più, che parla di donne rivolto proprio alle donne, raccontando le storie di Roberta Ragusa, Lucia Manca e Federica Giacomini.

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Maria Grazia Cucinotta e Jo Squillo contro il Femminicidio 

Hanno voluto mostrarsi due donne molto forti, che hanno avuto il coraggio di portare le loro esperienze: Valentina Pitzalis, che è sopravvissuta al fuoco, e Laura Roveri, sopravvissuta a 14 coltellate. “Hanno vissuto dolori atroci, ma sono sopravvissute alla brutalità dei loro “uomini ” e ora vivono con il coraggio dell’amore vero“, ha scritto la Squillo sui social. Dall’inizio del 2016 sono già 60 le donne uccise in Italia da partner o da ex fidanzati. A colpire sono state soprattutto le vicende di Sara Di Pietrantonio, la 22enne studentessa romana, strangolata e arsa viva dall’ex fidanzato Vincenzo Paduano, e la 25enne milanese Debora Fusco, che è stata fatalmente accoltellata da Arturo Saraceno.

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Jo Squillo e Ivana Spagna contro il Femminicidio

Sono le ultime vittime di un’incapacità di certi uomini di accettare un rifiuto o la fine di una relazione. L’iniziativa vuole mandare un messaggio ed un appello al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per l’introduzione nelle scuole dell’ora di Educazione Sessuale e Sentimentale, perché “solo con un cambio culturale si può fermare il Femminicidio“.

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